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Antonio Conte ci riprova. Inizia così l'indiscrezione di Repubblica, che conferma le voci sulla volontà di Antonio Conte di tornare alla Juventus. Il tecnico dopo il durissimo sfogo contro l'Inter, avrebbe cercato di ripercorrere strade già battute in passato, anche recente.  La scorsa estate, nelle settimane dell'esonero di Allegri, fece di tutto per tornare alla Juventus, convinse Fabio Paratici e Pavel Nedved nonostante il brusco addio ai bianconeri dell'estate del 2014, ma non la proprietà. E ora ci risiamo.
 
Conte, ai ferri corti con l'Inter, sta tentando di riallacciare il filo che lo lega al proprio passato juventino. Come si legge sul quotidiano: "Oltre a citare da tempo la Juve come modello in modo ossessivo e fastidioso per alcuni tifosi interisti - l'ex ct da settimane è in contatto con dirigenti, giocatori ed ex giocatori juventini. La domanda che fa è sempre quella: "Ma Sarri lo cacciano?". La speranza di Antonio è prendere il suo posto. Una speranza vana: qualsiasi sarà il futuro di Sarri, la policy a Torino non cambia. Su Conte non si torna indietro, sul suo nome resta un veto".

E ancora: "Se da un lato non vogliono riprenderselo, dall'altro i vertici della Juventus vedono con sollievo il fatto che Conte possa divorziare con l'Inter. Dopotutto, per i bianconeri resta una bandiera. Era il capitano ai tempi di Moggi. E un simbolo di anti-interismo". Fu lui ad attaccare dopo il contatto Iuliano-Ronaldo nel 1998 e a urlare "Stiamo godendo" il 5 maggio 2002, guardando negli occhi il popolo interista.