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"Sì. ciao grazie". Antonio Conte ha usato tre parole per liquidare i giornalisti di Sky Sport "colpevoli" di avergli fatto una domanda sulle parole rilasciate da Andrea Agnelli in settimana. "E' una bandiera, è la Juve", aveva detto il presidente bianconero parlando di un rapporto "cordiale" con l'allenatore dell'Inter che però, come noto, non si è lasciato bene con il club bianconero nell'estate del 2014. Sembrava potesse essere la fine di un ciclo e invece con Massimiliano Allegri in panchina la Juve si è confermata al top in Italia ed è tornata ai vertici del calcio europeo. Se la Juve, però, parla senza problemi di Antonio Conte, l'allenatore nerazzurro ha ancora problemi ad approcciarsi ai colori bianconeri. Perché?

VETO - Non è un segreto che Paratici e Nedved abbiano avuto più di un contatto con l'ex tecnico bianconero durante i giorni dell'addio di Max Allegri. Il ritorno di Conte, però, è stato bloccato dal veto presidenziale di Andrea Agnelli che, non a caso, ha dato una non-risposta (l'unica) nel corso dell'intervista di lunedì scorso a Tutti Convocati. "​Noi pensiamo a chi vogliamo, non a chi non vogliamo. Abbiamo scelto Sarri e lo abbiamo preso", le parole del presidente bianconero che però ha usato toni distesi nei confronti di Conte che, evidentemente, non riesce ancora a fare lo stesso.

EX - Conte è sembrato quasi un ex ferito che non vuol tornare a parlare di cosa gli ha fatto male. Ma è stato lui il primo a fuggire dalla Juventus, dopo il primo giorno di preparazione della stagione 2014-15. Forse pensava che senza di lui la Juventus sarebbe affondata e invece Allegri l'ha elevata ancora di più. Certo, Max non è stato mai riconosciuto come il condottiero e la bandiera che è (o è stata) invece Antonio Conte ma con il livornese in panchina la Juve è tornata a fare l voce grossa a livello europeo. Il gap tra il ristorante da 10 euro e il tavolo da 100 l'ha colmato tutto Allegri anche perché la prima finale di Champions l'ha conquistata con la stessa squadra che sarebbe stata messa a disposizione di Conte. Il "no" di Agnelli in estate, però, non l'ha proprio digerito. Di certo a Conte fa ancora male pensare e parlare di Juve.