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Antonio Conte affonda insieme alla sua Inter, crollata ieri a Dortmund, nel secondo tempo di una partita chiave per il passaggio agli ottavi di Champions League. Il tecnico salentino ha visto sbriciolarsi certezze e convinzioni della prima frazione di gioco in una ripresa in cui è stato surclassato dalla marea giallonera del Signal Idun Park. Poi, al termine della gara, furioso ha attaccato la dirigenza con parole sferzanti.

ATTACCO FRONTALE - "Sono stati fatti errori importanti, non possiamo fare un campionato e una Champions League in queste condizioni. Arriviamo sempre tirati. Oggi abbiamo pagato un fattore stanchezza che è venuto fuori in maniera importante su un campo difficile come quello di Dortmund, c'è poco da nascondersi dietro un dito. Noi siamo l'Inter, tutti quanti dobbiamo farci un bell'esame di coscienza e capire dove stiamo andando”. Un attacco frontale, diretto, che per molti versi ricorda un’uscita simile del tecnico salentino, quando ancora era alla Juve: “Non si mangia con 10 euro in un ristorante da 100”. Una frase dell’ormai lontano 2014, volta ad aggredire la dirigenza bianconera, che ha fatto storia.

COME ALLA JUVE... - Ieri, così come quando era alla Juve, Conte ha dimostrato di essere incontentabile. Mai soddisfatto, sempre a cercare colpevoli o situazioni difficili, per poi calcare la mano. Marotta questa estate per portarlo all’Inter gli ha concesso uno stipendio annuo di 11 milioni di euro. Un’enormità, seppur la bravura del tecnico salentino è indubbia. Come risponderà a questa ennesima stilettata? E dire che l’ultimo mercato dell’inter è stato importante: Lukaku, Sensi, Barella, Godin e Sanchez i colpi più importanti, che sono costati circa 150 milioni complessivi. Ma Conte si lamenta della rosa, e cerca di scuotere la società. Quale sarà stavolta la risposta di Marotta?