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La FIGC rilancia. Nel corso del Consiglio Federale di oggi ha approvato la norma cosiddetta "anti-Superlega", che prevede che le società fondatrici o partecipanti a una competizione diversa da quelle Uefa, non possano partecipare ai campionati nazionali organizzati dalla Federcalcio. Nel caso in cui quindi venisse creata una competizione simile a quella che era stata varata da Inter, Milan e Juve, queste società saranno escluse. Una norma che rientra rientra nelle modifiche all'articolo 16 delle Noif (Norme organizzative interne federali): "Ai fini della iscrizione al campionato la società si impegna a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla Uefa e dalla FIGC".

GRAVINA - Il presidente Figc Gabriele Gravina ha anche parlato in merito alla crisi economica: "Ho chiesto che per la stagione 2021-2022 le società non superino con le spese l'80% dei ricavi. Chi vorrà spendere di più dovrà mettere una garanzia fidejussoria. Così eviteremo alternative fantasiose che possano turbare gli equilibri". 

SUPERLEGA -  “Quanto alla norma anti superlega, chi ritiene di voler partecipare a una competizione non prevista e non autorizzata da Figc, Uefa e Fifa, perderà l’affiliazione.
Chi ha interpretato la Superlega come un atto di semplice debolezza da parte di alcune società che vivono difficoltà economiche, sbaglia. Al momento non abbiamo notizia di chi è rimasto e chi è uscito. Questa norma verrà inserita nelle licenze nazionali e poi sarà incardinata nel codice di giustizia sportiva. Se, entro la scadenza delle domande ai campionati nazionali, qualcuno aderisce ad altri campionati di natura privatistica, è fuori".

RIFORME CAMPIONATI - Il presidente Gravina ha infine commentato la necessità di una riforma dei campionati italiani: "​Il format deve tenere conto della riduzione del numero di squadre, mi spiace solo di non aver centrato i tempi giusti. Non è un mistero la mia idea su playoff e playout, ora che ci sta pensando anche la Premier League è diventata di moda. Nessuno è profeta in patria ma spero possa servire da stimolo per riflessioni nel nostro mondo. Sulla riforma dei campionati non possiamo perdere un ulteriore anno, serve un primo step con l'approvazione da parte delle componenti entro il prossimo 30 maggio, in modo da essere varata entro la stagione 2021/22".