Unica certezza della stagione il 3-5-2, questo dice il campo. Alla faccia di quelli che il 4-3-3 e Chiesa è fuori ruolo. La sbandata della Juventus è stata fondamentalmente di natura psicologica. Dopo l’Inter, il crollo, la consapevolezza di essere inferiori. Altro paio di maniche (e questa è la mia posizione personale), sostenere la necessità di un cambio tecnico a fine stagione, a prescindere dal raggiungimento dell’obiettivo minimo (la Champions).
Non si può dire però che Allegri non abbia fatto tesoro del primo confronto con la Lazio di Tudor. A distanza di pochi giorni ha capito come colpirla, andando a mirare proprio i meccanismi difensivi in rodaggio. La Lazio non poteva mostrarsi impeccabile, difensivamente parlando, in così poco tempo. Perché come dicevamo la volta scorsa su questa rubrica, tra Sarri e Tudor c’è un abisso tattico. Solo sondando quell’abisso Allegri avrebbe potuto trovare una soluzione… E come nelle migliori notti di Champions, Max è riuscito ad aggiustare la squadra nell’arco del doppio confronto. Prima sbagliando molto, va ammesso, poi trovando la soluzione vincente.
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