OBIETTIVO - "Vincere è l'unica cosa che conta": il dogma bianconero è ormai noto persino ai meno avvezzi allo spirito della Vecchia Signora. Il motto bonipertiano, anche a distanza di decenni, può essere considerato ancora attuale. La ricerca del successo, a prescindere dalle singole difficoltà e dalla capacità o meno di produrre un calcio gradevole agli occhi, ha guidato i trionfi della Juve anche nell'ultimo quinquennio. Eppure, contro la Fiorentina sarebbe fondamentale uno sforzo ulteriore, per il destino della Serie A e non solo. Vincere, sì, ma senza soffrire.
LIMARE I DIFETTI - Abbattere la squadra di Paulo Sousa senza troppi patemi non è una richiesta afflitta da troppa pignoleria, quanto un obiettivo sorretto da almeno tre motivazioni. Per prima cosa, è necessario spazzare via le critiche a cui i bianconeri hanno offerto il fianco nell'ultimo mese. Conseguenza della sconfitta in Supercoppa, ma anche di una serie di crepe mostrate dalla squadra soprattutto nella fase difensiva e soprattutto nei secondi tempi. La vittoria ottenuta a porta inviolata contro un avversario di bassa classifica come il Bologna sembrava aver cancellato le amnesie di Doha, ma i due gol subiti dall'Atalanta in Coppa Italia hanno fatto riemergere i fantasmi.
AVVERSARIO FRAGILE - In secondo luogo, vincere nettamente nella partita con la Fiorentina sarebbe auspicabile in virtù del periodo di forma dell'avversario. I viola, se escludiamo l'ultimo successo al fotofinish contro il Chievo in Coppa Italia, non vincono in casa senza subire reti dal 3 novembre (3-0 allo Slovan Liberec in Europa League). Negli ultimi due match di campionato al Franchi contro Napoli e Sassuolo, i ragazzi di Sousa hanno concesso in tutto 25 tiri, di cui 12 nello specchio della porta. Insomma, di fronte a una squadra così poco impermeabile, la Juve ha l'obbligo di premere sull'acceleratore dall'inizio alla fine.
PERIODO CLOU - Infine, una vittoria da grande squadra aiuterebbe gli uomini di Allegri a prepararsi ad un ciclo da brividi. Dopo la partita di Firenze, infatti, arriverà allo Stadium la Lazio, poi il Milan nei quarti di Coppa Italia, prima della trasferta di Sassuolo e del derby d'Italia contro l'Inter. Dal 15 gennaio al 5 febbraio, la Juve dovrà completare la trasformazione in corazzata attesa da tutti i tifosi. Che nel frattempo hanno espresso un chiaro apprezzamento nei confronti di Allegri (leggi i risultati del nostro sondaggio). Ma, per una volta, possiamo quindi dire che "convincere è qualcosa che conta".
@mcarapex