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La Juve chiuderà domenica sera la 20esima giornata del campionato di Serie A, la prima del girone di ritorno. Con 45 punti (e una partita, quella con il Crotone, da recuperare) i bianconeri non rischiano neppure stavolta di essere raggiunti in classifica dalle inseguitrici: la Roma impegnata nel pomeriggio a Udine si porterebbe al massimo a -1, il Napoli vincendo sul Pescara addirittura a -4. La calma, relativa, con cui Massimiliano Allegri ha potuto preparare la sfida ai viola non deve però fungere da inganno. Una vittoria nello scontro del Franchi rappresenta infatti, più che un'opportunità, un preciso dovere.

OBIETTIVO - "Vincere è l'unica cosa che conta": il dogma bianconero è ormai noto persino ai meno avvezzi allo spirito della Vecchia Signora. Il motto bonipertiano, anche a distanza di decenni, può essere considerato ancora attuale. La ricerca del successo, a prescindere dalle singole difficoltà e dalla capacità o meno di produrre un calcio gradevole agli occhi, ha guidato i trionfi della Juve anche nell'ultimo quinquennio. Eppure, contro la Fiorentina sarebbe fondamentale uno sforzo ulteriore, per il destino della Serie A e non solo. Vincere, sì, ma senza soffrire.

LIMARE I DIFETTI - Abbattere la squadra di Paulo Sousa senza troppi patemi non è una richiesta afflitta da troppa pignoleria, quanto un obiettivo sorretto da almeno tre motivazioni. Per prima cosa, è necessario spazzare via le critiche a cui i bianconeri hanno offerto il fianco nell'ultimo mese. Conseguenza della sconfitta in Supercoppa, ma anche di una serie di crepe mostrate dalla squadra soprattutto nella fase difensiva e soprattutto nei secondi tempi. La vittoria ottenuta a porta inviolata contro un avversario di bassa classifica come il Bologna sembrava aver cancellato le amnesie di Doha, ma i due gol subiti dall'Atalanta in Coppa Italia hanno fatto riemergere i fantasmi.

AVVERSARIO FRAGILE - In secondo luogo, vincere nettamente nella partita con la Fiorentina sarebbe auspicabile in virtù del periodo di forma dell'avversario. I viola, se escludiamo l'ultimo successo al fotofinish contro il Chievo in Coppa Italia, non vincono in casa senza subire reti dal 3 novembre (3-0 allo Slovan Liberec in Europa League). Negli ultimi due match di campionato al Franchi contro Napoli e Sassuolo, i ragazzi di Sousa hanno concesso in tutto 25 tiri, di cui 12 nello specchio della porta. Insomma, di fronte a una squadra così poco impermeabile, la Juve ha l'obbligo di premere sull'acceleratore dall'inizio alla fine.

PERIODO CLOU - Infine, una vittoria da grande squadra aiuterebbe gli uomini di Allegri a prepararsi ad un ciclo da brividi. Dopo la partita di Firenze, infatti, arriverà allo Stadium la Lazio, poi il Milan nei quarti di Coppa Italia, prima della trasferta di Sassuolo e del derby d'Italia contro l'Inter. Dal 15 gennaio al 5 febbraio, la Juve dovrà completare la trasformazione in corazzata attesa da tutti i tifosi. Che nel frattempo hanno espresso un chiaro apprezzamento nei confronti di Allegri (leggi i risultati del nostro sondaggio). Ma, per una volta, possiamo quindi dire che "convincere è qualcosa che conta".

@mcarapex