commenta
Adesso che Cristiano Ronaldo è definitivamente un calciatore del Manchester United, in casa Juventus è tempo di fare un bilancio, di quella che è stata la sua esperienza in bianconero e, soprattutto, di cosa ha portato avere in rosa uno dei calciatori più forti al mondo, di certo quello più potente dal punto di vista mediatico. A fare i conti, ci ha pensato KPMG Football Benchmark , divisione di una società olandese che si occupa di consulenza strategica.

L’ACQUISTO – Nell’estate del 2018 il sogno diventava realtà: la Juventus acquistava Cristiano Ronaldo dal Real Madrid per la cifra di 116 milioni di euro, la più alta per un club italiano. A livello di bilancio, questo è pesato 29 milioni di euro per 4 anni, durata del contratto. Il giocatore ha ricevuto 31 milioni di euro netti a stagione, 57 lordi. Tra ingaggio e ammortamento, quindi, la società bianconera si è sobbarcata un costo annuo totale di 86 milioni di euro, il 22% dei ricavi generati dalla stagione 2017/2018. In totale, nelle tre stagioni che il campione di Madeira ha trascorso alla Juventus, il club ha speso 272 milioni di euro. Cifre astronomiche, che hanno contribuito al buco di bilancio che oggi raccontiamo. Gli 86 milioni annui che la Juve risparmierà in questa stagione, però, rappresentano una più di una pezza.

RICAVI – Come dicevamo, con l’acquisto di Cristiano Ronaldo, la Juventus non ha portato a Torino solo un campione dalle qualità indiscutibili, ma ha spostato un’azienda, una delle personalità più influenti in tutto il mondo, e questo è certificato anche dalla crescita sui social della Vecchia Signora. I ricavi da stadio sono aumentati del 25%, nella prima stagione in cui i tifosi bianconeri hanno potuto ammirarlo all’Allianz Stadium. Inoltre, la crescita del brand Juventus ha fatto registrare un aumento dei ricavi commerciali del 30%, dal 2017/2018 al 2018/2019. A tutto ciò si aggiunge l’aumento di valore delle sponsorizzazioni di maglia, da 40 milioni a 101 milioni e l’esplosione dei ricavi derivanti dal merchandising: +58%.

PANDEMIA – L’acquisto di Cristiano Ronaldo ha rappresentato un passaggio storico nella storia della Juventus: la volontà di compiere quel passo in più per raggiungere le vette dell’Olimpo del calcio europeo. In tutto ciò, la società bianconera ha pagato molto in termini di sfortuna. Mentre era intenta a staccarsi da terra per iniziare a volare, la pandemia ha sferrato un colpo micidiale. La chiusura degli stadi, lo stop del business calcio: tutto ciò ha portato ad una forte contrazione dei ricavi che ha obbligato Exor ad intervenire direttamente. Una situazione che, come spiega Federico Cherubini nell’intervista di Tuttosport questa mattina, ha obbligato la Juventus a reinventarsi e cambiare totalmente strategia. Solo il futuro prossimo, in questo caso, dirà se la scelta è stata lungimirante.