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A tutto Commisso. Il presidente della Fiorentina ha parlato così in un'intervista alla Gazzetta dello Sport:

PANDEMIA - «Il dato oggettivo è che la pandemia ha penalizzato i fatturati dei club. Grandi e piccoli. Dobbiamo rimetterci tutti in discussione. Noi proprietari, i dipendenti, anche i giocatori. I calciatori devono capire che non possono continuare a pretendere le stesse cifre. Gli scenari sono cambiati. In generale le e valutazioni dei calciatori sono più basse».

COME FARE - «Ho letto un’interessante analisi sui ricavi delle Top Leghe. La Serie A nel totale medio viene dopo Premier, Liga e Bundesliga. Se valutiamo solo la voce commerciale e il match-day scivoliamo addirittura ancora più indietro. Alla pari della Ligue 1 francese. Anche gli introiti televisivi dovrebbero essere valutati con attenzione. È chiaro che noi paghiamo la lingua italiana che non è molto parlata nel mondo. La Premier con l’inglese e la Liga con lo spagnolo hanno un grande vantaggio. Ma possibile che siamo dietro alla lingua tedesca? Insomma c’è molto da lavorare. Il calcio italiano che ha vinto tanti Mondiali che è amato e rispettato in ogni angolo del globo non può essere in questa posizione. Dobbiamo ripartire creando infrastrutture. Non possiamo solo vivere nel passato con i monumenti e la grande storia del nostro calcio, dobbiamo costruire un grande futuro».

INVESTIRE - «Dimenticando di ricordare la seconda parte della mia riflessione e cioè che avrei investito quello che serviva per realizzare le infrastrutture, che sono fuori dalle regole del Fair Play finanziario ma che non venivo per perdere 50 milioni l’anno. Ricordo che nessun proprietario si è impegnato a spendere oltre 300 milioni di euro nel suo primo anno. E inoltre la Fiorentina è della mia famiglia al cento per cento quindi sono tutti soldi miei. Vorrei anche aggiungere che alcune tra le principali società italiane hanno tanti debiti mentre noi fino ad oggi non dobbiamo un euro alle banche».

CHIESA - «Nei prossimi giorni parlerò con il ragazzo. A suo tempo ho promesso al babbo di Chiesa che lo avrei lasciato libero davanti a un’offerta giusta. Federico ha preferito non prendere in considerazione alcune richieste che erano arrivate dall’estero. Lo capisco, questo è l’anno dell’Europeo. Lui vuole fare bene in Italia per convincere il cittì Mancini. Però deve ricordare che è la Fiorentina che l’ha portato dove è adesso. E che deve fare le cose giuste. Chi vuole comprare ribadisce che la valutazione dei calciatori è scesa. Ma io dico che non è scesa quella dei grandi giocatori. Vedremo».

RIBERY - «Mamma mia che giocatore. Ho rivisto cento volte il filmato che lo ritrae in Fiorentina-Juve quando recupera a metà campo su Cristiano Ronaldo rubandogli la palla. Quanto è veloce Franck. Lui è classe, personalità. Grinta. È un vero leader e ha sempre una parola buona con i giovani. Ho visto un gol che ha segnato la Fiorentina contro la Reggiana. Tacco di Kouame, tacco di Ribery e gol di Chiesa. Poesia».

ARBITRO - «Ho preferito lasciar perdere. Ma ribadisco che bisogna rivedere la regola sui falli di mano in area. Il Var funziona in maniera perfetta per il fuorigioco. Va usato in maniera altrettanto utile per i rigori. Gli episodi dubbi vanno tutti rivisti. Non voglio avere vantaggi se gioco col Benevento o lo Spezia né essere penalizzato se affronto la Juve o l’Inter. Tutti devono essere trattati alla pari. Come succede con il fuorigioco».