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Antijuventinismo h.24 - La Colonna Infame: c​ontinua la rubrica che monitora l’odio contro la Juve.

Ci risiamo. Il campionato non è ancora iniziato e comincia a rifiorire il marketing antijuventino. Non parliamo di quello quotidiano di certi giornalisti che ne fanno un mestiere perché non hanno altro da scrivere e soprattutto perché è comodo. No. Piuttosto di quello di Presidenti tifosi o meglio arruffapopolo. 

Il “padrone” (spesso si dipinge così e usa toni di tale natura) della Fiorentina, lo saprete, in occasione della cittadinanza onoraria conferitagli dal sindaco della sua  Marina di Gioiosa Ionica ha affermato che “la Juventus gli ha rubato Chiesa, offrendogli uno stipendio più alto”. Ora i casi sono due, anzi tre: o ci fa o ci è o non sa l’italiano. Il miliardario Commisso che si vanta costantemente di essersi fatto da solo, di aver guadagnato “un sacco di soldi”, di amare la concorrenza e il capitalismo americano, un bel giorno fa una scoperta: emissari bianconeri vanno a casa di Federico Chiesa a Firenze, lo sequestrano, lo portano a Torino e lo costringono a giocare nella Juventus. Non gli viene in mente di aver siglato un contratto con “i ladri” di 60 milioni di euro, non sa che i giocatori si “comprano “ e “si vendono”, che esiste per tutti l’ormai vetusta clausola Bosman (in sintesi la possibilità del giocatore di andare o restare come avviene in ogni lavoro). Insomma a lui Chiesa glielo hanno rubato, perché Federico alla Juve proprio non ci voleva andare. Non ha pensato che, per tutti, ci sono aziende più appetibili, non solo economicamente, ed altre meno? E che, guarda caso, esiste la concorrenza. Cosa hanno fatto Commisso o Joe Barone con Italiano? Lo hanno rubato allo Spezia? Gli antijuventini dicono che il Presidente viola non sa bene l’italiano. E sarebbe una bella referenza? Siccome non sa bene l’italiano Commisso procede a ruota libera: “Inter, Barcellona, Juventus, hanno fatto un gioco sporco perché hanno debiti.” Ma non lo sa che la maggior parte delle società calcistiche ha debiti e che, praticamente, non esiste azienda senza una quota di debiti? Il vulcanico e folcloristico italoamericano Commisso, in realtà, mette le mani avanti e comincia già a giustificare quella che potrebbe essere l’ennesima stagione deludente della sua squadra. Addita il solito nemico per compattare tifosi viola e antijuventini con la scusa dei troppo ricchi, troppo sporchi. Intanto aspetta che vada a buon fine il suo progetto “Viola Park”, 25 ettari a Bagni a Ripoli “il centro sportivo più bello e costoso mai costruito in Italia, da almeno 85 milioni di Euro” (secondo le sue parole). In buona parte sarà pagato proprio dai quei ladri della Juventus.