commenta
Adrien Rabiot è stato sommerso dalle critiche nella prima parte di stagione. E con lui anche Paratici per averlo portato a Torino in estate. C'era chi l'aveva già bocciato: "non è uno da Juve", "che ci facciamo?" si chiedevano alcuni tifosi. Ma il tempo è galantuomo, e arriverà anche il suo momento. Intanto, il francese sta migliorando di partita in partita. Nelle ultime sei partite tra campionato e coppe è sempre partito titolare giocando per quattro volte tutti i 90'. Sarri lo sta schierando con più continuità, lui sta prendendo confidenza con il calcio italiano. Se n'è accorta anche mamma Veronique, che cura gli interessi del figlio e non è certo una che ne manda a dire: "Ora gioca di più ed è felice - ha detto la mamma - Torino è una bella città e Adrien si sta ambientando".

MERCATO RESPINTO - Gioca e sorride Rabiot, aveva ragione Sarri ad aspettarlo. Paratici ha detto che a gennaio la Juve non farà acquisti, il "rinforzo interno" potrebbe essere proprio lui. Mezz'ala d'inserimento bravo anche nella fase difensiva, una risorsa in più nelle rotazioni del centrocampo. Lì dove Emre Can sta trovando sempre meno spazio e oggi è il primo indiziato a lasciare il club. Rabiot invece non si muoverà, nonostante l'assalto del Tottenham che aveva proposto uno scambio con Christian Eriksen (ora vicino all'Inter). Niente da fare, la Juve crede nel francese e non ha nessuna intenzione di farlo partire dopo soli sei mesi. Un no secco incassato anche dall'Everton, dove Carlo Ancelotti l'avrebbe accolto volentieri dopo averci già lavorato al Psg. Rabiot si mette le critiche alle spalle, la Juve se lo tiene stretto.