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Clamorosa svolta nel campionato italiano. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha lanciato un messaggio su Facebook per bloccare lo svolgimento del turno di campionato. E, di conseguenza, Parma e Spal, pronte ad entrare in campo per la sfida delle 12.30, la prima del turno, sono rientrate negli spogliatoi. Tutti gli aggiornamenti sulla giornata in corso, in diretta: 

17.30 - La Lega Serie A risponde a Spadafora e al caos pre Parma-Spal: "Il ritardo del fischio d'inizio della partita Parma - Spal deve essere attribuito alla richiesta della Figc di un confronto urgente sulle richieste dell'Associazione Italiana Calciatori. Contravvenendo alle previsioni contenute nel Decreto, che autorizza lo svolgimento delle gare professionistiche di Serie A TIM a porte chiuse, l'AIC ha chiesto, a pochi minuti dal fischio di inizio, la sospensione del campionato, paventando lo sciopero dei calciatori". (LEGGI QUI L'INTERO COMUNICATO)

17.10 - Le ultime dalla Continassa

17.00 - Le novità dall'albergo dell'Inter

16.30 - Aic: 'Giocato per responsabilità, ma Serie A va fermata. Segnale pessimo'

16.00 -  Ancora Spadafora: 'La Lega vuole continuare il campionato. Faccio un appello ai calciatori'

15.00 - Juve-Inter a rischio

14.50 - Sciopero UFFICIALE, poi il passo indietro.


14.30 - Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, i giocatori di Serie A vorrebbero fermarsi a causa del coronavirus, e starebbero valutando lo sciopero, guidati dal presidente dell'assocalciatori Damiano Tommasi.

13.45 - Parma-Spal si gioca con 75' di ritardo. ​

13.15 - Squadre di nuovo in campo per un secondo riscaldamento. ​

13.10 - UFFICIALE: Parma-Spal si gioca con calcio d'inizio alle 13.45. Decisione della Lega dopo le consultazioni, che non coinvolge le altre partite di giornata, ma solo quella attuale. 


IL COMUNICATO -  "La FIGC valuti lo STOP immediato della SERIE A

Condivido le dichiarazioni di Damiano Tommasi, Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, e mi unisco alla sua richiesta.

Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso.

Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della FIGC, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità.

Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare.

Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà.

Le società di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie già all’attenzione dell’Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite.

Prenderó in considerazione nei prossimi giorni ogni iniziava utile anche legislativa per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare più valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre."

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