commenta
L’era di Max Allegri alla Juventus, dopo cinque anni di trionfi in Italia e dolorose beffe in Europa, è giunta al capolinea. Dal summit dirigenziale doveva scaturire una decisione e una decisione è scaturita: la nuova triade bianconera, quella composta dal presidente Andrea Agnelli, dal vicepresidente Pavel Nedved e dal responsabile dell'area sportiva Fabio Paratici, si è riunita e si è espressa. Nonostante le dichiarazioni delle scorse settimane, dall’immediato post-Ajax in poi, tutti alla fine sono giunti alla conclusione che un cambio in panchina sia la soluzione migliore.


CONTE IN POLE - Per il dopo-Allegri, la candidatura di Antonio Conte in queste ore sembra aver sbaragliato la concorrenza. E lo ha fatto nonostante il presidente Agnelli sia rimasto in questi giorni il principale sponsor di Allegri (da sostituire solo nel caso in cui se ne fosse andato via lui dopo il dietrofront di Zinedine Zidane) e allo stesso tempo l'ultimo baluardo del “no Conte”. L'ex c.t. della Nazionale ha invece da tempo convinto sia Nedved che Paratici, che ancora in queste ore si sono spesi in prima persona per fare da garanti riguardo la solidità e la bontà dietro alla scelta di optare per questo cavallo di ritorno. Il tecnico leccese è il favorito, ma non l'unica opzione: ecco perché le prossime ore saranno decisive anche in tal senso, con lo stesso Conte che in questi giorni aveva messo in stand by tutte le altre pretendenti aspettando proprio che si concludesse la telenovela Allegri in casa Juve. Una storia finisce: un'altra, ora, può cominciare. Con un possibile ritorno.