commenta
Napoli quello della "Juve che ruba" è un argomento che va di moda persino all'Università. Proprio così, nel capoluogo campano tiene banco il dibattito sulla presunta "influenza della Juventus sugli arbitri”. Un tema da bar sport che, incredibile ma vero, si è spostato in un contesto accademico. A riferirlo è l’edizione odierna de Il Mattino, che cita le lezioni con protagonisti “esperti di diritto e il presidente dell’Anticorruzione Cantone” che “discutono dei favori ai bianconeri nello scorso campionato”. Interventi che adesso saranno raccolti in un libro. 


UN LIBRO SU 'ARBITRI E VAR PRO JUVE' - “Gli studenti vedono che non c'è il rispetto delle regole neanche nel calcio e non hanno fiducia nelle istituzioni”, avverte Guido Clemente di San Luca, docente di diritto amministrativo presso la Seconda Università di Napoli, nel libro “Campionato di calcio e stato di diritto”. Il testo raccoglie gli interventi di coloro che hanno partecipato al convegno dello scorso 11 giugno presso la facoltà Luigi Vanvitelli, tre settimane dopo la fine del campionato vinto dalla Juve con 4 punti di vantaggio sul Napoli. La passione per il club azzurro, scrive Il Mattino, ha spinto alla riflessione sul “contesto regolativo del gioco più bello del mondo”. Un'esagerazione? “No. Il fenomeno calcio ha assunto enorme rilevanza sociale ed economica, con riflessi giuridici che vanno analizzati con serietà perché rappresentano un prezioso indicatore di quanto sta accadendo nella società e nelle istituzioni”, spiega il professore. Il libro sarà presentato venerdì 23, alle ore 15.30, presso l'Università Suor Orsola Benincasa con gli interventi del presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, del presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone e del professore Amerigo Restucci, già rettore dell'Università Iuav di Venezia. E poi lo scrittore Maurizio de Giovanni e i rettori Lucio d'Alessandro (Suor Orsola Benincasa), Alberto Carotenuto (Parthenope), Filippo De Rossi (Sannio) e Giuseppe Paolisso (Luigi Vanvitelli).