commenta
Come se non bastasse, di contorno alla Superlega emergono nuovi dettagli, importanti, del caso Suarez, relativi all’indagine sull’esame farsa sostenuto dall’attaccante dell’Atletico Madrid lo scorso 17 settembre. Come riporta Repubblica, l’indagine in questione è stata chiusa. La procura di Perugia ha inviato ai 5 indagati il relativo avviso, suddiviso in altrettante pagine. L’avvocata della Juventus Maria Turco è stata definita come “concorrente morale e istigatrice” dell’intera vicenda.

Falso ideologico. È questo il reato che viene contestato all’ex rettrice dell’Università per gli Stranieri Giuliana Grego Bolli, al direttore generale Simone Olivieri, ai due professori Stefania Spina e Lorenzo Rocca che hanno sostenuto l’esame dell’uruguaiano e a Maria Turco, legale del club bianconero. “In particolare – riporta Repubblica - scrivono i magistrati guidati da Raffaele Cantone, Maria Turco, “in qualità di legale incaricato dalla società Juventus, quale concorrente morale e istigatrice”, e gli altri quattro, “in veste di pubblici ufficiali”, attestavano falsamente nella delibera del Centro di Valutazione e Certificazioni linguistiche del 9 settembre” che la sessione straordinaria del 17 settembre fosse necessaria “per esigenze logistiche e di sicurezza”, quando invece “veniva istituita ad personam solo per consentire a Suarez di ottenere, nei tempi richiesti dalla Juventus e all'esito di una fittizia procedura di esame, la certificazione linguistica”.

Non finisce qui, perché i pm ritengono i vertici dell’Università responsabili anche del reato di rivelazione del segreto d’ufficio per il file pdf contenente l’esame stesso, che venne inoltrato a Suarez giorni prima. Vantaggi patrimoniali “derivanti dalla prospettata attivazione di un rapporto convenzionale con la Juventus per future collaborazioni nel settore della formazione linguistica di calciatori stranieri, anche del settore giovanile, e dalla diffusione a livello internazionale dell'immagine dell'Ateneo, sui principali media nazionale ed esteri”, questo l’intento di Grego Bolli, Olivieri, Spina e Rocca, accusati anche di falso ideologico e materiale.