Una mentalità fatta propria anche dalla squadra, che in campo segue ormai alla lettera il canovaccio allegriano. Talvolta estremizzandolo a tal punto da far registrare a fine gara un possesso palla di appena il 25%. Avere la palla tra i piedi, se poi non riesci a segnare, non è sufficiente, però il dato denuncia in modo plastico l'interpretazione della partita da parte della squadra bianconera: dopo aver sfiorato nei primi 30' minuti anche il raddoppio (3 gol annullati, ndr) ha sistemato il pullman davanti alla porta di Szczesny - protagonista anche di una paio di interventi decisivi su Barak e Nico Gonzalez - e da lì non si è quasi più mossa.
Chirico: 'Quel dato spiega la sofferenza della Juventus e inchioda Allegri. Ma perché ha rischiato Chiesa?'
E' stata una vittoria importante quella ottenuta dalla Juventus contro la Fiorentina, seppur con tanta (troppa) sofferenza. Giustificata da Allegri col fatto che, nel calcio, esistono pure gli avversari, i quali non sempre ti permettono di giocare come vorresti. Diciamo però anche che la sua Juventus gioca sempre allo stesso modo (segna e difende), indipendentemente da chi affronti.
Una mentalità fatta propria anche dalla squadra, che in campo segue ormai alla lettera il canovaccio allegriano. Talvolta estremizzandolo a tal punto da far registrare a fine gara un possesso palla di appena il 25%. Avere la palla tra i piedi, se poi non riesci a segnare, non è sufficiente, però il dato denuncia in modo plastico l'interpretazione della partita da parte della squadra bianconera: dopo aver sfiorato nei primi 30' minuti anche il raddoppio (3 gol annullati, ndr) ha sistemato il pullman davanti alla porta di Szczesny - protagonista anche di una paio di interventi decisivi su Barak e Nico Gonzalez - e da lì non si è quasi più mossa.
Una mentalità fatta propria anche dalla squadra, che in campo segue ormai alla lettera il canovaccio allegriano. Talvolta estremizzandolo a tal punto da far registrare a fine gara un possesso palla di appena il 25%. Avere la palla tra i piedi, se poi non riesci a segnare, non è sufficiente, però il dato denuncia in modo plastico l'interpretazione della partita da parte della squadra bianconera: dopo aver sfiorato nei primi 30' minuti anche il raddoppio (3 gol annullati, ndr) ha sistemato il pullman davanti alla porta di Szczesny - protagonista anche di una paio di interventi decisivi su Barak e Nico Gonzalez - e da lì non si è quasi più mossa.