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Ci hanno timidamente riprovato, ma in Europa funziona in un’altra maniera. Ovvero: non c’è Asl che regge. O ti attieni alle regole Uefa, oppure la partita rischi di perderla. Anche se il Napoli la gara di Europa League con l’AZ l’ha persa lo stesso. Tra l’altro, contro una formazione presentatasi in Campania con una rosa fortemente rimaneggiata causa Covid.

Il club olandese non ha comunicato il numero esatto dei contagiati, ma tra prima e seconda squadra i positivi superavano la dozzina. Numeri che avevano messo in apprensione la società partenopea, con i soliti medici e politici locali a corollario, tutti favorevoli al rinvio della partita per la solita sindrome Genoa e il timore di rischiare un contagio a catena.

L’Az si è però attenuto ai protocolli: ha lasciato in Olanda gli “infetti”, è volato a Napoli, ha schierato i giocatori disponibili ed ha vinto. Dando una lezione sportiva e comportamentale alla corrente de “le regole del calcio sono accordi privati e non valgono”. Invece valgono eccome, in Italia – come ha dimostrato di recente il giudice sportivo – e ancora di più in Europa, dove se non ti presenti in campo il 3-0 è automatico.

Az batte quindi Napoli e Asl, stavolta meno propense ad intromettersi e fare la voce grossa rispetto a qualche settimana fa, forse sapendo che gli spazi di manovra con la Uefa erano davvero ridotti. Regole neanche poi tanto diverse da quelle applicate da Lega Calcio e Figc, ma probabilmente il 4 ottobre c’era di mezzo la Juventus e quindi anche più voglia di fare casino e trasformare la Serie A in Serie Asl. Stavolta hanno preferito stare al loro posto, onde evitare squalifiche sicure alla tanto amata società Napoli.

Non però la sconfitta sul campo, quella Gattuso e i suoi uomini sani (mancavano ancora Elmas e Zielinski, tutt’ora positivi) non sono riusciti ad evitarla. Nello stupore generale, soprattutto dopo il ridondante e spettacolare poker di sabato scorso in campionato contro i ragazzi terribili del Gasp.

Un 4-1 all’Atalanta che aveva immediatamente scatenato l’ironia della tifoseria azzurra, insieme a quella del presidente ADL. “Grandissimo Napoli! Che peccato non aver potuto incontrare a Torino la Juventus” fu la sua provocazione su Twitter, alla quale se ne accompagnarono altre altrettanto sarcastiche di noti (e meno noti) esponenti campani della comunicazione, quelli che in teoria dovrebbero essere al di sopra delle parti ma puntualmente ci cascano.

Da “Il Napoli sul campo sa solo vincere” al “Il Napoli può essere battuto solo a tavolino” furono i pensieri postati sui social, tutti chiaramente polemici nei confronti della Juve. Perdendo così di vista, o dando probabilmente per scontata, la partita di Europa League con l’AZ, attualmente 11° in Eredivisie e scesa a Napoli con la rosa decimata.

Massimo impegno, concentrazione e sano catenaccio (lo stesso adottato proprio da Gattuso nella finale di Coppa Italia contro la Juve ndr) hanno sopperito all’emergenza e permesso agli olandesi di prendersi 3 punti importanti al San Paolo. Dimostrando così che le partite si possono giocare e vincere anche in periodo di Covid e senza avere a disposizione parecchi titolari. Con tanti saluti anche da parte del premier Rutte.