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Lo immaginavo, anzi, ne ero certo. Dopo il mio video a commento dell’ottima (l’ho sottolineato 2 volte, ma chi si limita a leggere e commentare i soli titoli non lo ha sentito) operazione Kulusevski, chiusa dalla Juventus la sera di San Silvestro, sono stato rimproverato per l’essermi domandato come potesse essere sostenibile questo acquisto, alla luce dell’attuale situazione finanziaria del club.

Una situazione descritta in modo abbastanza crudo dalla stessa società nel recente prospetto recapitato agli azionisti, dove si motivava il ricorso all’aumento di capitale da 300 milioni: soldi messi a disposizione in larga parte dalla proprietà (192 milioni) e parte rastrellati appunto tra soci e possessori di azioni Juve, in modo da rimborsare debiti, finanziare impegni già assunti e consentire la gestione ordinaria. Che in quest’ultima rientrino pure eventuali nuovi acquisti di giocatori non è stato scritto in maniera altrettanto chiara. Ricordo solo, e molto bene, che in quel prospetto si parlava in modo esplicito di “tensione finanziaria” sui conti, che a casa mia non è sinonimo di “benessere”. Se c’è bisogno di aumentare il capitale significa che i soldi a disposizione non bastano, mi sembra elementare.

Questo non significa nemmeno che la Juventus sia sull’orlo del default, anche se chi non la ama ha provato a veicolare questo concetto e, ovviamente, c’è chi gli crede.
Premesso tutto ciò, ritengo che l’arrivo del bravo e utilissimo Kulusevski per 44 milioni dovrà per forza essere compensato da qualche uscita, già a gennaio (si spera) o comunque a giugno. In attesa dell’ufficializzazione dell’acquisto, e di sapere come verrà pagato all’Atalanta (alla quale dovrebbero andare subito 5 mln, i restanti 30 da stabilire) Paratici dovrà ora fare cassa. E con gli esuberi non sarà facilissimo, essendo noto a tutti che la Juve debba cederli per incassare.

Ecco perché credo che a finire sul mercato sarà il profilo in rosa più simile allo svedese-macedone, ovvero Bernardeschi. Non è scontato, ma probabile, considerato che il giocatore non sta convincendo a pieno Sarri e dirigenza. L’ex viola andrà in scadenza nel 2021, e per evitare minusvalenze andrà rivenduto ad un prezzo non inferiore ai 20 milioni. Sempre che Federico non si impunti per restare, come fatto la scorsa estate da altri suoi compagni. Non incassare però entro il prossimo 30 giugno più di 100 milioni potrebbe creare dei problemi.

Sia chiaro, io come tutti i tifosi juventini spero di poter vedere arrivare alla Juventus, oltre a Kulusevski, pure Pogba, Eriksen, Tonali, e altri rinforzi, domandarsi però come la dirigenza possa riuscirci, sulla scorta delle notizie finanziarie attualmente a disposizione, non vuol essere una mancanza di fiducia o il desiderio di volere a tutti i costi aprire un fronte polemico nei confronti della società, ma solo una ricerca di chiarezza.
Invitare il sottoscritto a farsi i cavolacci suoi è una richiesta irricevibile, significherebbe rinunciare a fare giornalismo in nome del tifo coi paraocchi e del "va tutto bene, Madama Juventus!".