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Vince l’Inter. Stavolta a Milano ne sono quasi sicuri (quasi), basta ascoltare l’orientamento in queste ore di tanti addetti ai lavori: la squadra di Conte Antonio è favorita. Gap con la Juventus praticamente annullato, lo dice pure la classifica (nerazzurri a + 4) e quindi il Derby d’Italia sarà nerazzurro. Poi, vuoi mettere, uno scafato come Conte contro un pivello come Pirlo? Non c’è partita, se lo mangia. Per giunta in questo particolare momento storico, con Madama ancora alla ricerca di un gioco, di un’identità, di una continuità di risultati e prestazioni, e per giunta con assenze importanti. Pronostico segnato: la spunterà la Beneamata.

ATTENZIONE... - Domenica sera potrebbe (condizionale) finire così, con una vittoria dell’Inter, risultato che minerebbe seriamente le possibilità di rimonta in campionato della Juve. Però iI calcio ci ha abituati, nel suo secolo di storia, a non dare mai nulla per scontato. Se non ricordo male, pure la scorsa stagione, prima di entrambi i due Derby d’Italia i favori del pronostico erano orientati sul Biscione nerazzurro, con Madama data ormai alla fine di un ciclo, e poi finì con doppietta bianconera: vittoria a San Siro, vittoria a Torino.

SITUAZIONE DIFFICILE - Stavolta è vero, l’Inter è davanti alla Juve e Conte può contare sulla rosa al completo (è out il solo D’Ambrosio) così come su una LuLa in grande spolvero. Per giunta, dall’altra parte, le assenze saranno pesanti, a cominciare da quella del corazziere De Ligt, in grado di aumentare da solo la solidità del reparto arretrato bianconero. Per questa sfida si è stati costretti a rimettere in sesto capitan Chiellini, in assoluto uno dei migliori difensori mondiali ma con un’affidabilità fisica parecchio precaria: dovesse mai gettare la spugna a gara in corso, come capitato già a Kiev, a Pirlo resterebbe solo più il giovane Dragusin, nel caso Demiral partisse titolare in una difesa a tre o terzino in uno schieramento a quattro.. Non è di certo una bella prospettiva.

PIOVE SUL BAGNATO - Non si sa ancora se potranno essere della partita, che significa “convocabili” non “titolari”, Alex Sandro e Cuadrado, pure loro pedine fondamentali nell’economia del gioco bianconero. E questo è di sicuro un altro vantaggio per la squadra di Conte. Oltre all’altra assenza scontata di Dybala, uno spesso col piede caldo quando affrontava l’Inter. Altro grattacapo in meno per l’Antonio, a caccia della sua prima rivincita personale con la Juve e – soprattutto – con Agnelli.

MI RACCOMANDO - Circa 10 giorni fa il Milan ha dimostrato che si può giocare una buona partita anche senza 7 titolari, però poi si perde. Ma i rossoneri capolisti poterono pure permetterselo di perdere proprio contro la Juve, la squadra di Pirlo no. Stavolta non può. Pure pareggiare le servirebbe poco, soprattutto se il Milan vincesse – com’è molto probabile – a Cagliari.

LA CHIAVE - Ma è proprio quando alla Juventus sanno di doversi giocare tutto, quando percepiscono di essere considerati quelli sfavoriti, i predestinati ad una sconfitta certa, ecco che la squadra dare il meglio di sé. È già capitato proprio in questa stagione: quando la partita contava, i "pirlanti" hanno tirato fuori le unghie e sfoderato la prestazione che non ti aspettavi.

LA RICETTA DEL SUCCESSO - Pirlo dovrà essere sagace, studiarsi bene partita e marcature (Lukaku e Hakimi meriteranno le maggiori attenzioni)non azzardare cose strane e giocarsela con astuzia. Facendo leva sui punti deboli dell’Inter, perché ce ne sono, soprattutto in difesa. E lì Ronaldo e Morata potrebbero essere letali. Si va in campo domenica 17: non è detto che quel numero debba portare sgarro solo alla Juventus.