13

La trattativa per Locatelli è una telenovela infinita, stressante per tutti gli attori seduti al tavolo e al tempo stesso stucchevole per chi assiste da fuori. Tanto più se si pensa che Juventus e Sassuolo discutono da 2 anni su questo giocatore, senza aver trovato mai l’accordo per una cessione. Non è cambiato nulla nemmeno da quando Madama si è decisa ad affondare il colpo: da quasi 2 mesi non si fa che girare in folle. Un tira e molla estenuante e parecchio irritante.

Il gioco delle parti, si dice, ma una trattativa non può nemmeno protrarsi all’infinito. Fosse per il ds neroverde Carnevali, Locatelli sarebbe già stato imbarcato su un aereo e spedito in Inghilterra, ma l’interessato ha già detto di volere solo la Juve e a Torino si fanno forti di questa sua preferenza. A Sassuolo chiedono 40 milioni più bonus, alla Continassa non vanno oltre i 35. A queste condizioni un compromesso non lo si raggiungerà mai.

Il giocatore dal canto suo tiene duro, ma Carnevali fa altrettanto: non si piega. Col rischio di tenersi in casa un Locatelli svogliato e demotivato. Certo, la società potrà sempre minacciarlo di metterlo fuori rosa, col rischio concreto però di vederselo svalutare sotto gli occhi e di non riuscire più - nelle future sessioni di mercato - a spuntare le cifre attuali. Per giunta con un contratto che, a giugno prossimo, inizierebbe il suo ultimo giro d’orologio.

La storia mercantile recente insegna che procuratori e giocatori, alla fine, ottengono quasi sempre ciò che vogliono (Donnarumma docet), sarebbe quindi più saggio e conveniente trovare una soluzione accomodante per entrambe le parti. Ma il Sassuolo non sembra affatto intenzionato a fare lo Scansuolo, come ritiene qualcuno quando c’è di mezzo la Juve, sul campo così come fuori. Anzi, ha financo postato sui propri social un video di Locatelli tornato ad allenarsi al Centro Mapei, come a far capire che se non si accettano le condizioni d’acquisto richieste dal club il giocatore è già pronto a ricominciare una stagione in neroverde.

Anche questa è strategia mercantile, ma gli effetti collaterali li abbiamo già enunciati sopra. Perché Locatelli ha già fatto sapere al proprio club che o viene ceduto alla Juventus oppure non va da nessun’altra parte. Perché l’Arsenal pagherebbe pure tutta e subito la cifra richiesta per il cartellino, ma non fa la Champions, e il Borussia Dortmund (che non ha 35 milioni per Demiral, ma ne avrebbe invece 40 per Locatelli) non affascina. Nelle ultime ore sarebbe spuntato pure il Liverpool. A quali condizioni? Non si sa.

A sentire Carnevali ci sarebbe mezza Premier sul giocatore, ma intanto continua a trattare con la Juventus, l’unica a offrire meno di tutti gli altri possibili compratori. Fossi il presidente Rossi chiederei spiegazioni al mio AD. La Juve ha pochi soldi da spendere, e non può nemmeno svenarsi per un ragazzo bravo, interessante, molto maturato e di prospettiva quanto si vuole ma di sicuro non ancora un top. Locatelli, da parte sua, continua a rifiutare qualsiasi altra squadra che non sia la Juve. Alla fine potrebbe essere proprio l’inflessibile Carnevali a restare col cerino in mano.