commenta
In questo periodo se lo stanno domandando in tanti: dal prossimo 30 giugno, scadenza naturale di tutti i contratti della SerieA, dove giocherà Dejan Kulusevski? Ancora col Parma, dov’è finito in prestito via Atalanta, o alla Juventus, proprietaria esclusiva del cartellino del giocatore a partire proprio da quella data? 
Noi de IlBiancoNero,lo abbiamo chiesto pure ai nostri utenti attraverso un sondaggio, che ha dato questi risultati: oltre il 60% lo vorrebbe subito in bianconero, il restante 40% gli lascerebbe finire la stagione al Parma.

Quel Parma che, a gennaio scorso, si rifiutò di privarsi del giocatore (specifichiamo: non di sua proprietà) e ancora oggi vorrebbe trattenerlo fino al termine della stagione. Perché, è il ragionamento fatto dal DS dei ducali Daniele Faggiano, “è vero che il giocatore ce lo abbiamo in prestito, ma se non è finito il campionato deve continuare a rimanere un giocatore del Parma”. In base a quale norma?
La normativa FIFA stabilisce, in linea generale, che i contratti decorrono dalla data di tesseramento fino alla fine della stagione. Essendo stata quella in corso prolungata al 20 agosto, il Parma ritiene quindi di potersi tenere Kulusevski fino a quella data. Recentemente però, causa emergenza Covid e conseguente stravolgimento dei calendari, la FIFA si è limitata a proporre alle singole federazioni una proroga delle scadenze contrattuali fino al nuovo termine della stagione.

La FIGC, col presidente Gravina, aveva annunciato una delibera in tal senso, ma ad oggi non ce n’è traccia. Anche avesse tracciato delle linee guida, non avrebbe potuto entrare a gamba tesa in una trattativa privata tra le parti, in questo caso Atalanta, Parma e Juventus. La prima ha ceduto a titolo definitivo il cartellino del calciatore alla Juve, avendolo dato poi in prestito al Parma quest’ultimo ritiene di potersi trattenere Kulusevski fino al 20 agosto. Per poterlo fare dovrebbe trovare però un accordo con la Juve, e non dare tutto per scontato come pensa Faggiano. Lui che, a gennaio, bloccò il passaggio dello svedese in bianconero facendo valere i propri diritti sul prestito. Che scadrà il prossimo 30 giugno.
Se Paratici decidesse di prendersi il giocatore, non esisterebbe nessun cavillo della normativa FIFA al quale appellarsi. Perché la Federazione Internazionale si è limitata a “proporre” una proroga ai singoli contratti, non l’ha imposta. Non può farlo lei e nemmeno la FIGC.

Restano quindi da capire le intenzioni della Juventus: vorrà fare un piacere al Parma, per una pura questione di gentleman agreement, oppure se ne fregherà delle buone maniere e si comporterà come fece Faggiano lo scorso gennaio, facendo valere il proprio diritto di proprietà? Anche solo per scongiurare al giocatore possibili infortuni, e non ritrovarsi magari a settembre con un nuovo acquisto già fermo ai box. Vero che la Juve non potrebbe comunque utilizzare Kulusevski fino all’inizio della prossima stagione, però  non ne metterebbe a repentaglio la salute fisica. Eppoi, chi lo paga? Fino al 30 giugno il Parma, poi ancora loro o la Juventus? Nel secondo caso, sarebbe opportuno portarselo alla Continassa.

Tra l’altro, il 30 giugno scadono in automatico pure le assicurazioni stipulate dai singoli calciatori con le agenzie, e il calciatore dovrebbe rinegoziarla.  Per carità, lo svevo-macedone potrebbe pure rinnovarla pur di continuare a giocare, ma è una decisione che non potrà prendere da solo ma insieme al nuovo proprietario del suo cartellino. E non col Parma, che non lo è nemmeno mai stato.
Personalmente, io sto col 60% degli utenti de IlBiancoNero. Perché rischiare? E soprattutto, perché fare un piacere a Faggiano che si è guardato bene dal farne alla Juve lo scorso gennaio? Da noi in Piemonte (e non solo qui, mi pare) si dice “chi la fa, l’aspetti”.