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E adesso, non dite nulla? Gli antijuventini di professione (tifosi e finti terzisti) si mettano tranquilli, parlo pure stavolta di arbitri e Var, non vi preoccupate. Perché quanto si è verificato a Verona non fa che confermare le mie convinzioni, e cioè che il regolamento è pasticciato e poco chiaro di suo, viene interpretato a discrezione degli arbitri e il Var interviene come e quando vuole lui, seguendo non si sa quale protocollo, pure quello pasticciato ancora più del regolamento. Quanto poi alla logica, all’AIA l’hanno abolita per decreto.
Quindi, andando al sodo, ha ragione Bocchetti a lamentarsi, mi immedesimo in lui e lo capisco, ma attraverso le forche caudine di regole & Var ci stanno passando tutti e, chi più e chi meno, n’è uscito con perdite. Stavolta è girata bene alla Juventus: prima volta su 14 giornate di campionato. Ma come disse Massimo Mauro “il Var è stato inventato per non far vincere la Juve”, se la favorisce scoppia il casino. Com’è puntualmente avvenuto dopo Verona-Juve.
Quelli che adesso gridano allo scandalo e si dicono disgustati per il mani di Danilo non sanzionato, abbozzavano quando alla Juve annullavano i gol con Roma, Salernitana e Inter. Quel Var di cui sono stati i principali sostenitori, da giovedì sera è diventato un mostro abominevole che rovina il calcio. Infatti lo è, ne ho abbondantemente scritto e continuo a ritenerlo tale, non cambio idea solo perché per una volta ha favorito la Juve. Piuttosto mi stupisco che molti (quasi tutti) se ne accorgano solo ora, dopo 14 giornate di scempi inverecondi.
Ho visto assegnare rigori per molto meno, e sentire adesso reintrodurre dagli esegeti del regolamento l’intenzionalità, la distanza tra avversario e pallone, posizione della mano, deviazioni etc. riconferma che avevo ragione quando sostenevo che le regole vengono adattate a soggetto. Improvvisamente rispuntano pagine e postille del regolamento ignorate prima in casi analoghi: il mani di Danilo con l’Inter era accidentale ma punibile, quello di Danilo con il Verona è accidentale ma involontario.  
Al Bentegodi si è ripalesato il caso del “pallone inatteso” ed è stato negato un rigore che – considerati i tanti precedenti - appariva sacrosanto pure agli juventini. Questo è il Var, bambole! Lo usano da sempre ad minchiam, ma andava bene così. Per quanto mi riguarda, lo avrei abolito da tanto tempo considerati i troppi errori clamorosi e inammissibili commessi, seppur a fronte dei tanti casi risolti di cui si vantano all’AIA. Ipotizzare però una soluzione radicale del genere fino all’altro ieri veniva considerata pura blasfemia: chi era contro il Var era per Calciopoli
Da oggi, invece, è per quasi tutti “confusione Var”. Quando la confusione è iniziata da Sampdoria–Atalanta, 1^ giornata di Serie A, con il gol misteriosamente annullato a Ciccio Caputo, ed è proseguita poi, come uno stillicidio, giornata dopo giornata, partita dopo partita, errore dopo errore, fino al clamoroso mani di Danilo di giovedì sera. Ma in pochi volevano ammetterlo.
Da Verona comincia un’altra storia. La solita vecchia storia, ben sintetizzata da una frase che va ora per la maggiore sui social: “È tornata la Juve”. Inteso non in senso sportivo, bensì dei furti. Il punto è tutto qui: il Var può anche commettere errori clamorosi, ma mai a favore della Juventus. Come raccomandava, già nel 2004, l’ex presidente federale Carraro proprio ai designatori arbitrali. 
Diciotto anni dopo, Verona è tornata ad essere fatale.