commenta
Covid permettendo, in tutte le regioni scatterà tra poco la stagione venatoria, in compenso su tv, giornali e siti web è già iniziato alla grande il tiro al Pirlo. Fin da dopo il pareggio in campionato con la Roma, e stiamo parlando di un mese fa. Dopo quelli con Crotone e Verona e la sconfitta in Champions col Barca la marea delle critiche ha superato il livello di guardia . Agnelli era stato profetico: "Il mondo che ci circonda non vede l’ora di poter giudicare un paio di sconfitte" della Juve di Pirlo. Dell’allenatore neofita voluto proprio dal presidente. Scelta definita dai più un azzardo, da taluni un grosso errore, mentre qualcuno è arrivato a definirla persino una porcata.

PREMESSA - Obiettivamente, lo score del Maestro finora non è granché lusinghiero: quinto in campionato dopo 5 giornate, e con tre dei 9 punti totali conquistati (per ora) a tavolino, 2° nel girone europeo sebbene dopo una deludente prestazione contro Messi e compagni. Sette partite in totale, e in Spagna Don Balon prevede già l’esonero dell’Andrea in caso di sconfitta con lo Spezia. Posso già assicurarvelo, non accadrà.

ESAMINIAMO BENE - Sono andato a consultare un po’ di numeri, cominciando dai gol incassati: 4 in tutto in Serie A, come il Milan capolista. Solo l’Hellas di Juric ha fatto meglio, subendone 2. Chissà se in qualche redazione se n’è accorto chi , ancora oggi, scrive "la Juve di Pirlo prende troppi gol". Se ci aggiungiamo la doppietta incassata dai catalani, arriviamo a 6. Meno delle reti prese finora in campionato dall’Inter di Antonio Conte.

ALTRI NUMERI - I tiri concessi agli avversari. Pure in questo caso la bistrattata Juve di Pirlo è terza, con una media di 5.72 a partita. Meglio hanno fatto solo l’Udinese (18°in classifica) con 5.10 e il Napoli di Gattuso, con appena 1.72. Tutti gli altri vengono dopo. Nonostante i risultati non brillanti, il reparto difensivo bianconero sta reggendo bene e facendo meglio di quando in panchina sedeva il genio di Figline.

COSA PREOCCUPA DAVVERO - Semmai, il principale problema della Juve di Pirlo è la fase offensiva. Lo palesano sempre i numeri: i gol fatti sono solo 7 (+ 3 virtuali) , proprio come lo Spezia prossimo avversario, e la media/tiri a partita è ferma a 7.81. L’ottava della Serie A, che per una squadra come la Juventus non è proprio una cosa normale. E se non produci occasioni da rete, se tiri poco verso la porta avversaria, non fai gol e non vinci. Il calcio è semplice.

DATI MODESTI - La media tra tiri effettuati e tiri subiti esprime finora un quoziente/punti di 7.25, che attesterebbe la Juventus del Maestro al 10° posto tra le formazioni di Serie A. Condizionale obbligatorio poiché mancano nel computo totale i dati della partita non disputata col Napoli. Ipotizzando una media costante, la posizione in classifica virtuale non si discosterebbe di molto dall’attuale 5° posto reale.

IN SINTESI - La Juve di Pirlo deve produrre più tiri, più occasioni, e quindi più gol. Possibilmente, non con il solo Cristiano Ronaldo, che per fortuna è guarito dal Covid e domenica pomeriggio tornerà a guidare l’attacco bianconero. È anche vero che Morata la butta dentro spesso, e se non glieli avessero annullati quasi tutti avrebbe segnato 5 reti in più, ma il VAR esiste e vale per tutti. Manca all’appello Dybala, bloccato però ai box per troppo tempo e non ancora al meglio della forma. E mancano soprattutto i gol dei centrocampisti. Com’erano belli i tempi in cui c’erano Vidal, Pogba, Marchisio e appunto Pirlo…