Ma la Roma, anziché liberare Dzeko, imbarcava prima su un aereo Milik e lo spediva nella clinica di fiducia di Innsbruk per effettuare un’accurata visita medica all’attaccante polacco e rassicurarsi sulla totale integrità fisica del giocatore operato al crociato del ginocchio tre anni fa. Decisione legittima, per carità, anche se Milik aveva ripreso ormai regolarmente a giocare da tempo: dal rientro ad oggi ha saltato – per infiammazione del ginocchio – 1 sola partita (8 in totale, per problemi muscolari e all’inguine). Però il club giallorosso voleva prima il nulla osta dei dottori, dopodichè avrebbe lasciato andare Dzeko alla Juve.
Le visite al polacco hanno dato esito positivo, eppure Dzeko è stato convocato da Fonseca per il debutto della Roma al Bentegodi ed è partito con la sua (forse) ex squadra per Verona. Magari controvoglia, ma è lì. Giocherà? Pare che lui non voglia, ma al momento è ancora un tesserato della Roma e gli ordini li prende ancora da Fonseca.
Così come è ancora un calciatore del Napoli pure Milik, ricomparso in serata dopo un’interminabile giornata trascorsa coi medici austriaci. È tornato a Partenope perché il patron ADL esige da lui il pagamento di alcune vecchie multe e finché non salda il debito non gli consente di raggiungere la sua nuova squadra. E la Juventus, intanto, aspetta i loro comodi e resta ancora senza centravanti. Se tutto questo non assomiglia ad un’opera di Ionesco poco ci manca.
Ancora più assurdo e privo di senso quanto accaduto poi in serata, stavolta sul fronte politico. Da settimane si dibatte sui tempi di riapertura degli stadi, col Governo categorico sul no a farlo già dalla 1° giornata di campionato, con tanto di avvallo del Comitato Tecnico Scientifico, ma eccoti ciò che non ti aspetteresti mai: il governatore dell’Emilia Romagna, Bonaccini, autorizza con un’ordinanza l’ingresso di 1.000 spettatori alle gare di Sassuolo e Parma in programma nel week-end. E il Governo gli concede la deroga.
Nei giorni scorsi la Regione Piemonte, senza atti d’imperio, aveva proposto al CTS una riapertura parziale (prima a 8.000, poi a 800 persone) dell’Allianz Stadium per la prima gara di campionato della Juventus, e la risposta è stata negativa entrambe le volte. “Non è opportuno” ha spiegato il premier Conte. Diteci che siamo su Scherzi a Parte.