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Quarantacinque. Sono i punti rimasti a disposizione da qui alla fine del campionato.  Al momento in classifica la Juventus ne ha  42 : nella scorsa stagione la zona Champions venne conquistata a quota 78, quest’anno temo se ne dovranno fare di più, almeno 80/81. Significa 13 vittorie. A meno che le attuali quattro davanti rallentino, e magari ne servirà qualcuna in meno. Per una squadra che finora, su 23 partite, ne ha vinte una dozzina ma perse 5, l’impresa non è impossibile ma non sarà neanche una passeggiata. Perché bisognerà appunto sperare di fare più punti di una tra Atalanta, Milan e Napoli.

Dopo lo scoppiettante quanto inatteso mercato invernale, l’euforia è tale che c’è anche chi non esclude neppure una possibile rimonta-scudetto. Il consiglio è però quello di restare con i piedi per terra: se la Juventus riuscisse a conquistare un posto per la prossima edizione di Champions avrebbe portato a casa il minimo sindacale, e salvato un campionato fin qui parecchio deludente. Tutto ciò che dovesse ad arrivare in più, sarebbe grasso che cola, ma avrebbe quasi del miracoloso. Così come sarebbe già un’impresa il quarto posto.

La convinzione comune è che coi gol di Vlahovic e il contributo a centrocampo di Zakaria, la Juventus possa scalare posizioni e centrare l’obiettivo. Perché il serbo dovrebbe riuscire finalmente a risolvere la sterilità del reparto offensivo ( 34 reti dopo 23 partite, solo il 9* attacco della Serie A) , lo svizzero/congolese dare più dinamicità alla mediana. Ovviamente, questo nella teoria, ma la risposta definitiva la darà solo il campo. A cominciare da domenica prossima, nel confronto con la brillante Hellas dell’ex Tudor, il vice poco ascoltato da Pirlo un paio di stagioni fa.

Ne sono arrivati 2, ne sono andati via tre. Tutti centrocampisti, rimpiazzati appunto da uno solo: Zakaria appunto. Con 3 competizioni da affrontare, e soprattutto un posto Champions da conquistare a tutti i costi, la coperta potrebbe rivelarsi corta. Già da domenica prossima, quando in mezzo al campo mancheranno Locatelli (squalificato) e Bernardeschi  (affaticato) , e con McKennie che rientrerà in ritardo dagli States e quindi difficilmente Allegri lo farà partire titolare. Col Verona verrà schierata una mediana inedita, con Arthur affiancato da Rabiot e l’ultimo arrivato Zakaria.  Alternative non ce ne sono.

Non avrà scuse nemmeno Allegri se, dopo i quasi 100 milioni investiti a gennaio dalla società, non dovesse centrare almeno il quarto posto.