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Dalle parole di Moratti alla querelle sui 38 scudetti. Ci risiamo: la Juve è di nuovo nel mirino delle solite polemiche. Marcello Chirico, su Calciomercato.com, commenta così: "Ricordate ciò che l’ex pm federale Palazzi al termine dell’inchiesta aperta sulle tante intercettazioni riguardanti proprio l’Inter ed emerse solo dopo il 2006, e che – riporto testualmente – “erano certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica a favore della società Internazionale FC, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità e indipendenza, che devono necessariamente connotare il settore arbitrale”. In sintesi: violazione dell’articolo 6 del codice di giustizia sportiva. Ovvero, illecito". Insomma, Moratti avrebbe poca voce in capitolo in questi termini. Chirico continua: "A confermare i “rapporti preferenziali con gli arbitri” tenuti da Facchetti c’è pure una sentenza del tribunale di Milano al termine di un processo per diffamazione, chiesto dai suoi eredi nei confronti di Luciano Moggi, e terminato con l’assoluzione di quest’ultimo. Perché le accuse dell’ex DG juventino erano fondate. Nelle motivazioni della sentenza si legge infatti che le telefonate tra Facchetti e alcuni designatori & arbitri 'costituivano un elemento importante per qualificare una sorta di intervento di lobbing da parte dell’allora presidente dell’Inter "nei confronti della classe arbitrale'". Ecco, a proposito di mermoria...