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“Notte di Coppa Campioni, notte che non finirà mai, tutti allo stadio a sognare!” Ve lo ricordate l’inno della Juve Anni ‘90? Ad un certo punto, si cantava pure questa strofa, che ritiro fuori apposta, a poche ore dalla decisiva gara con il Lione, appunto di Champions League. E per l’occasione ho sancito con Sarri una tregua: stasera bisogna stare tutti al fianco della squadra e del suo allenatore, le valutazioni sul futuro della panchina bianconera le faremo dopo. Tra gli juventini c’è persino chi si augura di perdere, e quindi di uscire, sperando così di liberarsi dell'uomo di Figline, invece il sottoscritto – pur continuando a ritenerlo inadatto per la Juventus, un qualcosa di estraneo al club e alla squadra (si chiamano “punti di vista”, roba inaccettabile per i talebani del tifo) – non se lo augura affatto.  Al contrario, spero la Juve vinca, stacchi il biglietto per le finali di Lisbona, e una volta lì vada il più avanti possibile. Alla fine, si tireranno le somme. Prendendo in esame l’intera stagione, e non la singola partita. Come fanno le persone intelligenti, i professionisti , non i dilettanti. 

LE DICHIARAZIONI DEL MISTER - Proprio come ha risposto Sarri ad un collega in conferenza stampa. Facendo arrabbiare Cosimo Sibilia, presidente della Lega Dilettanti, in questo caso prototipo perfetto delle persone in malafede. Lui ha capito benissimo il senso del discorso di Sarri, per nulla offensivo nei confronti del calcio dilettantistico, all’interno del quale - tra l’altro - iniziò a muovere i primi passi da allenatore, ma probabilmente Sibilia cercava un pretesto per fare polemica su Sarri (o sulla Juve), ritagliarsi uno spazio su giornali e siti vari e ha acceso la miccia su quell’aggettivo, “dilettanti”. Una tattica purtroppo utilizzata ultimamente da tanti in Italia, in qualsiasi ambito. Esistono parole che vanno utilizzate con circospezione,  altrimenti si rischia di passare per razzisti o discriminatori. Anche se non lo sei, ti ci fanno diventare. Viviamo purtroppo in un mondo fake, popolato da furbastri capaci di sfruttare ogni mezzo (parole comprese) pur di attaccare i propri avversari e da migliaia di sciocchi predisposti per DNA  a credere alle menzogne piuttosto che alle verità. Gente a cui piace fare sempre la morale agli altri, giocando talvolta proprio coi vocaboli del nostro lessico, in modo da far credere ciò che non è. 

BASTA! - Non c’era nulla di inappropriato nella frase pronunciata da Sarri, e chi si è sentito tirato in ballo, e quindi offeso, deve solo farsi furbo. Questo viziaccio brutto di manipolare a piacere il significato delle parole pur di denigrare qualcuno deve finire. Nel caso specifico, l’allenatore della Juventus. Alla vigilia di una partita spartiacque per la squadra così come per il suo tecnico. Sarebbe successo lo stesso se Sarri fosse stato l’allenatore di un altro club? Ce lo dica Sibilia.