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Mamma mia, come si cambia! Sono passati 21 anni ed è davvero stupefacente come l’intera critica sportiva possa modificare radicalmente la propria valutazione su un episodio da moviola. Ciò che vent’anni fa era stato definito “scandaloso” e utilizzato addirittura come simbolo di Calciopoli, nel 2019 è stato declassato ad episodio di poco conto, praticamente irrilevante.

E di mezzo, guarda un po’ il caso, c’è sempre un Ronaldo: a quell’epoca era Ronaldo Luis Nazario de Lima, brasiliano, detto il Fenomeno, stavolta è Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, portoghese, più comunemente noto con l’acronimo CR7. Le differenze? Una sola, ma sostanziale, e a mio parere discriminante: il primo allora giocava nell’Inter, il secondo milita attualmente nella Juventus. Una differenza non da poco, fidatevi.

Ve lo ricordate lo scontro Iuliano-Ronaldo in quell’arcinota Juventus-Inter del 26 aprile 1998? Impossibile dimenticarlo, con tutto il casino che ci venne montato sopra dai media e da chi è sempre andato alla ricerca (e lo fa ancora oggi) di un pretesto per mettere in discussione la regolarità degli arbitraggi nelle partite della Juventus, e di conseguenza delle vittorie del club bianconero. Quell’episodio, con tutto il clamore che sollevò, era perfetto per la caccia alle streghe juventine scatenatasi in quegli anni, e che sfociò infatti in Calciopoli.
L’allora arbitro Piero Ceccarini, messo poi all’indice dalla stampa e soprattutto dal tecnico interista Gigi Simoni (“meno male smise di arbitrare, perché avrebbe potuto fare altri danni”) non ammise mai l’errore, proprio perché errore non ci fu. E i fatti recenti gli stanno dando ragione.

Sabato scorso, durante Juventus-Napoli, al 43’ minuto del primo tempo si è verificato dentro l’area partenopea un episodio analogo - come bene hanno potuto documentare le immagini di Sky Sport - con Cristiano Ronaldo che, accentrandosi, ha trovato l’opposizione di Callejon e gli è andato a sbattere addosso. Il portoghese è ruzzolato per terra, causa appunto il blocco dell’avversario, ma l’arbitro Orsato ha fatto proseguire l’azione.
Proprio come fece, correttamente, Ceccarini nel ’98, il quale paragonò quello scontro allo sfondamento nel basket. E per queste affermazioni venne deriso.


Dal ’98 ad oggi di scontri analoghi dentro le aree di rigore, tipo appunto quello tra il Fenomeno e Iuliano, se ne sono verificati a iosa, in Serie A e anche in campionati esteri, e non sono MAI stati sanzionati col calcio di rigore. La decisione presa da Orsato in Juve-Napoli ne è solo l’ennesima riprova. E infatti pure la stampa sportiva intera ha minimizzato su questo episodio. 

Giusto per darvi un’idea di quali siano stati i commenti, mi limito a riportare quello pubblicato da Gazzetta: “Al 43’ Ronaldo in area sbatte su Callejon che non può togliersi di mezzo: niente rigore, giusto così”. Ventuno anni fa, invece, la censura fu totale da parte di tutti i quotidiani sportivi, arrivando persino ad ipotizzare – neanche troppo velatamente – che la Juventus di Moggi avesse “pilotato” a proprio favore quell’arbitraggio. Tesi che venne in seguito fatta propria dalla Procura federale e sfociata poi nell’inchiesta di Calciopoli, chiusasi poi con una condanna, a mio personale parere, parecchio discutibile della Juventus e priva di riscontri oggettivi su partite realmente falsate.

Oggi un episodio similare, ma con un Ronaldo juventino protagonista, è stato derubricato alla voce “fallo inesistente”. Proprio come 21 anni fa l’arbitro Ceccarini ritenne essere lo scontro Iuliano-Ronaldo.
Come si cambia!