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Oltre al nefasto covid19, circola in questi giorni anche un altro virus, meno letale ma parecchio fastidioso: quello dell’egoismo.  Particolarmente presente negli ambienti del calcio. A parole tutti manifestano preoccupazione e antepongono la salute pubblica al resto, ma poi, dietro le dichiarazioni di facciata, c’è chi prova a sfruttare la situazione a proprio vantaggio.

Ditemi voi, com’è possibile permettere a tutte le squadre di allenarsi , e consentire quindi i raduni dei giocatori nei rispettivi centri sportivi quando è in atto un decreto governativo che vieta gli assembramenti di persone, e  i medici  stessi sconsigliano i contatti troppo ravvicinati?  Soprattutto, alla luce dei contagi che si stanno verificando nelle ultime ore proprio tra i calciatori, a dimostrazione che il coronavirus può colpire chiunque, anche atleti iper-controllati 24 ore su 24 dai propri staff sanitari.

Eppure c’è chi se ne frega di decreti e consigli, e vorrebbe che le squadre si allenassero lo stesso. Perché così , mantenendoli allenati, saranno belli tonici alla ripresa del campionato,  quando questo avverrà. Di sicuro non il 4 aprile, considerata la quarantena messa in atto da parecchi club di Serie A, tra cui la Juventus. Ovvero, la diretta avversaria della Lazio nella corsa al titolo. Juve ferma, la Lazio subito operativa dal 21 marzo. Lotito vuole ricominciare il prima possibile.

A spingere per il no-stop degli allenamenti non poteva quindi  essere che  lui, Claudio Lotito, sempre più convinto sia l’anno giusto per il proprio club di vincere il campionato. Del resto, lo aveva anticipato in modo esplicito il responsabile della comunicazione laziale, Arturo Diaconale, solo quattro giorni fa, dicendo chiaramente che “Lotito non si farà fregare”,  considerato che “la Lazio è ai vertici della classifica, a 1 solo punto di distanza dalla Juventus” e come tale “proiettata verso la vittoria”.

Diaconale ha pure espresso, da portavoce, qual ‘è la reale considerazione che ha il suo presidente dell’emergenza coronavirus: un’esagerazione. Una drammatizzazione tesa ad avere facilitazioni dalla Ue, e che trova nel calcio un accentuamento.

Insomma, ce ne stiamo barricati in casa per nulla. Tanto vale quindi non fermare neanche gli allenamenti  dei giocatori, in modo da farli trovare pronti, agili e scattanti non appena si ricomincerà a giocare. Nessuno attualmente può azzardare delle date certe, ma la strategia di Lotito è semplice:  quando accadrà, la sua squadra sarà più in forma delle altre, ferme forzatamente ai box.  Il Covid19 potrebbe essere l’inaspettato alleato della Lazio. Sempre che nei prossimi giorni non arrivi pure a Formello e blocchi tutto pure lì. Almeno in quel caso, Lotito si arrenderà? smettendo di speculare su un’emergenza che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già catalogato alla voce pandemia e che , invece, solo lui (e pochi altri) considerano poco più di un’influenza sopravvalutata?