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Svoltare e alla svelta. Mancano appena tre partite e poi sarà tutto finito per questa annata descritta da Allegri come folkloristica, ma che in realtà è più semplicemente da incubo. E un po' per tutti. E questa pare essere l'unica buona notizia di questa annata per Federico Chiesa. Voleva tornare a settembre dopo il grave infortunio di gennaio 2022, ma ha dovuto pazientare molto di più e poi non è mai tornato al suo livello. Tanti stop, complicazioni, frenate, ma la continuità che ricercava e appena due i gol nelle poche apparizioni positive. Insomma, un bilancio nero, che nella serata di Siviglia trova la sua immagine più chiara. L'errore sul gol di Suso e poi quelli sotto porta hanno inciso nell'eliminazione della Juve e non come avrebbe voluto Federico.

Niente da salvare, quindi, in questa stagione per Chiesa. E se domenica scorsa con la Cremonese aveva fatto sperare in un ritorno vero, con il Siviglia ha certificato che questo è ancora lontano. E in tutto questo c'è l'equivoco più grande, che coinvolge la sua salute ma non solo, ed è tattico. La Juve virtuale era impostata su 4-3-3 in cui far emergere le sue caratteristiche, ma quella vera si è trasformata in un 3-5-2 in grado di dare più certezze a tutti, ma non a lui. E così si è chiusa un'annata da incubo, o quasi: tre partite alla fine. Poi il mercato, poi la ripresa, lo sguardo non può che essere puntato a un futuro migliore, inevitabilmente.