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"La Juventus ha giocato una partita seria e l’ha vinta con pieno merito. Troppa la differenza tecnica rispetto alla Dinamo Kiev, come era apparso evidente già all’andata in Ucraina. E troppa la voglia di Federico Chiesa di dimostrare che è davvero un giocatore da Juve. L’ex viola ha segnato per conto suo il primo gol ed è stato decisivo anche nella seconda e terza rete bianconera. Serviva a Pirlo una risposta di questo tipo dopo le incertezze col Ferencvaros (vittoria senza gioco) e soprattutto dopo il pareggio di Benevento. Tuttavia, per conquistare il primo posto del girone dovrà fare un’impresa sul campo del Barcellona che ha schiantato il Ferencvaros a Budapest. Vista la sconfitta per 0-2 nello scontro diretto a Torino, ai campioni d’Italia non basterà vincere al Camp Nou con lo stesso punteggio perché così sarebbero battuti nettamente per la differenza-reti (+14 per i catalani, +7 per i bianconeri), ma dovranno superare il Barça con 2 gol di scarto segnando almeno 3 reti, così finirebbero al primo posto per il maggior numero di gol realizzati in trasferta. Un’impresa, appunto.

IL PRIMO GOL - Senza strafare, ma con forza e decisione, la Juve si è impossessata della partita e ha concesso alla squadra di Mircea Lucescu solo qualche uscita e solo una volta la Dinamo è stata veramente pericolosa. Da questa nitida vittoria sono arrivate solo buone notizie. La migliore sul conto di Federico Chiesa che ha segnato la sua prima rete nella Juventus proprio in Champions League. L’ex viola, schierato sulla fascia destra, era incontenibile. Ci ha provato due volte e ha fatto centro alla terza occasione, dopo un attacco alla profondità di Morata e il cross-assist di Alex Sandro. Chiesa ha colpito di testa, staccando su Mykolenko (non un cliente facile, peraltro), la palla è entrata anche per il goffo intervento del portiere Buschan. Nel primo tempo, Chiesa è stato utile ed efficace anche nei recuperi difensivi; nel secondo ha sfondato a ripetizione e partecipato con un assist e un pre-assist gli altri due gol della Juve. Curiosità: Chiesa junior ha segnato un gol in Champions League 20 anni e 256 giorni dopo l'ultima rete nella competizione di suo padre Enrico Chiesa. Prima dell’1-0, la Juve aveva concluso 6 volte e in un’occasione (di Morata) era stata vicinissima al gol (paratona d’istinto di Buschan). Dopo l’1-0, invece, traversa piena di Ronaldo, sempre su assist di Alex Sandro: vista la partenza del tiro (ai bordi dell’area piccola), va considerato un gol sbagliato. Per 40' la Dinamo davanti è stata inesistente".

Di Alberto Polverosi per calciomercato.com