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Oggi Federico Chiesa compie 23 anni. Sarebbe stato bello festeggiare con una bella prestazione contro il Verona stasera, invece passerà il compleanno osservando i colleghi delle due fasce (Frabotta più di Bernardeschi a sinistra, Cuadrado più di Kulusevski a destra). Ben sapendo che il suo impatto con la Juventus è stato ottimo, e che Pirlo lo tiene in grande considerazione. Poco male allora, forse, questo stop forzato dovuto all'espulsione comminatagli dall'arbitro Fourneau a Crotone. Vuol dire tirare il fiato e arrivare bello riposato a mercoledì sera, quando all'Allianz Stadium arriverà un avversario ben più blasonato dell'Hellas.

DIMOSTRA DI VALERE - L'oggi ventitreenne Federico è arrivato alla Juventus per spiccare il definitivo salto di qualità dopo le annate a Firenze e i palcoscenici internazionali già assaporati con la maglia dell'Italia. Cinque giorni fa ha esordito in Champions a Kiev, ma il vero test d'ingresso nell'Europa che conta arriva fra tre: il Barcellona, "più che un club". È per partite come questa che vivono i campioni di oggi e di domani. E la titolarità al primo colpo in campionato, e quella bissata con la Dinamo, prima su una fascia poi sull'altra, sono la prova dell'importanza di mister 50-60 milioni (vedete voi se considerare o meno i bonus) nei piani della nuova Juve. Stasera Chiesa potrà tifare, riflettere e prepararsi. Sperando, peraltro, di poter condividere la sfida a Leo Messi insieme a Cristiano Ronaldo. Sarebbe già un grande regalo, per Chiesa e per la Juve.