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Le grandi società sanno quando dire basta, chiudendo con campioni che ne hanno fatto la storia. Non è mai facile mettere fine a epoche gloriose, ma è così che si evita la decadenza di squadre eccezionali. E la Juve oggi per quanto riguarda la difesa si trova in questa situazione. Terminata l’era Buffon, che è ancora un portiere affidabile ma non è più il titolare dei bianconeri da tre stagioni (una l’ha passata al Paris Saint-Germain), è arrivato il momento di prendere in considerazione anche la posizione di Chiellini e Bonucci.

Fa male dirlo, ma Chiellini sembra davvero arrivato vicino alla fine della carriera. Nella scorsa stagione ha giocato la miseria di 4 partite, tutte in campionato, e adesso ha raggiunto la medesima cifra di presenze dividendole equamente tra Serie A e Champions. In pratica la Juve non ha il suo difensore migliore da troppo tempo, eppure sembra far finta che sia a tutti gli effetti un giocatore su cui fare ancora affidamento. Non è così e chissà se lo sarà mai più, del resto Giorgio ha 36 anni suonati e ci sta che debba mollare. Anche perché il suo calcio molto fisico e spesso al limite richiede una condizione atletica eccellente, qualità che adesso non possiede più.

Poi c’è Bonucci, che in fase difensiva non è mai stato un mostro ma - quando era protetto da due gendarmi come Barzagli e lo stesso Chiellini - faceva valere le sue doti di regista arretrato. Da tempo non dà più sicurezze e anzi combina spesso disastri (clamoroso quello contro la Fiorentina nell’ultima gara del 2020). Il rendimento eccellente di De Ligt - un difensore fantastico a dispetto della giovane età - maschera qualche errore di Bonucci, ma nemmeno lui riesce a coprire tutte le falle aperte dal compagno di reparto. Il quale, a sua volta, corre verso i 34 anni.

Per questo la Juve ha bisogno di aggiungere un grande difensore al suo organico. E’ fortissimo De Ligt, e lo abbiamo detto, ma nessuno degli altri dà la sensazione di poterlo affiancare in modo adeguato. Nemmeno Demiral, il quale - al di là dei recenti guai fisici - alterna giocate da campione a errori da bambino. Forse maturerà, ma ha comunque un anno in più rispetto all’olandese e non fornisce tutte le garanzie di cui una squadra top ha bisogno.

La Juve ha sempre costruito i propri successi su una difesa imperforabile: dei 9 scudetti di fila, solo l’ultimo (con Sarri) è arrivato senza che i bianconeri avessero la migliore retroguardia del campionato; di contro, appena in due circostanze - una con Conte e una con Allegri - hanno avuto l’attacco più prolifico. In questa stagione i numeri non sono così negativi (13 gol incassati in 13 partite) ma le sensazioni non sono buone. Trovare un altro grande difensore sta diventando una necessità.

@steagresti