LA FRASE AD ALLEGRI CON L'EMPOLI - Gli ho detto quello che vi sto dicendo oggi, che c'è da lavorare. Rispetto alla squadra che aveva lasciato Max, che era di campioni e uomini già fatti e pronti. Quello che ho detto, sono state fatte polemiche e interpretazioni di labiale, ho visto tanta fantasia in ciò che è stato riportato. Bisogna diventare più squadra, migliorare. Oggi c'è stata una grande crescita in questo, nell'applicazione e nella solidità. Poi usciamo arrabbiati e non soddisfatti per il risultato, almeno un pari l'avremmo meritato al netto di tutto. Queste situazioni le abbiamo viste negli anni passati, non bisogna darci obiettivi ma pensare al quotidiano e piano piano risaliremo.
UNA JUVE DIVERSA IN CAMPO NEL GIOCO - Meno difensiva e sofferente, ma più protagonista? Analizza un po' la squadra nostra di oggi e di quest'anno, noi abbiamo giocatori di velocità e contropiede e difensori che nello spazio, a parte Matthijs fanno più fatica a giocarsela con un Osimhen, quindi oggi secondo me era giusta come squadra. Oggi per scelta, per le caratteristiche del Napoli, l'abbiamo fatto molto bene, non erano stati mai pericolosi e non tanti riescono a concedere così poco al Napoli. E' chiaro che poi bisogna essere più propositivi quando le partite lo concederanno con il pallone, con Dybala, Chiesa, Cuadrado. E' diverso, con il massimo rispetto, da fare quel gioco con De Sciglio o altri, che hanno fatto oggi una grandissima partita ma hanno caratteristiche diverse. A seconda delle partite e della squadra a disposizione cambieremo atteggiamento, ma il controllo delle partite ce l'hai anche senza il pallone. E secondo me oggi l'avevamo controllata bene anche senza palla. Potevamo essere più pericolosi in contropiede, soprattutto nel primo tempo, nel secondo eravamo più stanchi. Ti avrei fatto vedere giovedì pomeriggio in che condizioni erano Kulu e Morata arrivati dalle trasferte, chiedergli di più era difficile. Sono orgoglioso di tutti i miei compagni, poi il risultato non ci ha premiato. Siamo tutti consapevoli di aspettative che si hanno alla Juve, ma bisogna andare avanti con calma, equilibrio e lavoro che è nel DNA della Juve.
RONALDO - Il modo di giocare andrà un po' cambiato. Quando hai un fuoriclasse come Ronaldo non puoi non giocare per lui, lo si è visto oggi e negli anni passati. Bisogna essere grati a Ronaldo per questi anni alla Juve, era un passaggio che ci stava, ne eravamo consapevoli. Ma bisogna anche saper voltare pagina. Io credo che questa sia e sarà la squadra di Paulo, del mister e di Paulo, un giocatore che in questi anni ha abbassato le sue medie rispetto ai primi perché Cristiano va sfruttato, ma Paulo è il giocatore chiave per questa squadra. Credo sia riconosciuto da tutti, lo aspettiamo a braccia aperte e gli auguriamo tanta salute. Senza mettergli troppa pressione, deve fare ciò che sa fare, giocare a calcio e farci giocare a calcio, al resto ci penseremo noi".