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Giorgio Chiellini ha parlato ai microfoni di Sky dopo Juve-Lazio.

FINALE - "Lascio con gioia e serenità, è stata una decisione maturata in mesi e non in settimane. Ho sempre detto che avrei voluto lasciare a un livello alto e ci sono riuscito. Questa è stata un'annata difficile per la Juve ma ho dimostrato che le partite riuscivo a prepararle bene, al mio livello, e questo mi ha dato la spinta per lasciare spazio ai giovani. La Juve ha bisogno di ripartire, che i giovani si prendano queste responsabilità dopo essere stati un po' coccolati, così possono migliorare il rendimento e crescere. Forse ho tarpato le ali a qualcuno, è ora che inizino a volare da soli. Io starò vicino a tutti da vicino e da lontano, ma ho preso questa decisione con tanta gioia e serenità".

NAZIONALE - "Sì, il Mondiale ha accelerato tutto, la mia idea sarebbe stata quella di arrivare a fine anno perchè pensavo di chiudere in bellezza con quella parentesi chiaramente dando spazio anche ad altri, ma come parte importante del gruppo. Purtroppo non è andata come volevamo, ma ora lascio la Juve che deve ripartire e la Nazionale con un gruppo di giovani forti, lascio entrambe le squadre in buone mani".

FUTURO - "Non lo so, devo confrontarmi... Sono decisioni importanti, un'esperienza all'estero ti arricchisce a prescindere ma penso di aver bisogno di vedere anche al di fuori della mia vita, della Juve. Dovrò capire insieme alle mie due famiglie quale sarà la scelta migliore, ma sicuramente dovrò dare un'occhiata al di fuori per migliorare". 

DEL PIERO - "Ho avuto tre capitani importanti: Alex, Gigi e Fabio sono stati un esempio, io ho cercato di rimanere me stesso ma loro sono stati fondamentali. Ho avuto compagni dai valori molto alti, è stata una fortuna. Penso anche a Pirlo, avere delle persone così è stato un grande vantaggio".

POLIZIOTTO BUONO ALLA JUVE - "Dovrà essere Leo! Nella vita poi si cambia, ci si adatta... (ride, ndr.). Con lui ho avuto la fortuna di condividere tanti momenti, la Juve deve riuscire a mantenere l'equilibrio giusto che serve nei momenti della stagione. Io e lui abbiamo avuto l'indole del poliziotto buono e di quello cattivo, ma tutto cambia, tutto va avanti, Leo avrà una responsabilità in più ma l'ho vissuto anch'io negli anni dai 33 ai 35 che secondo me sono stati i migliori della mia carriera, quando sono diventato più lucido. Anche dopo l'infortunio paradossalmente ho raggiunto picchi alti, questo è stato un passaggio fondamentale e auguro con tutto il cuore a Leo di arrivarci".