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Giorgio Chiellini, capitano della Juventus, ha parlato in conferenza stampa dopo la finale di Coppa Italia: "Ancora non lo so se è addio al calcio o solo alla Juve. Devo valutare con la mia famiglia. Sento che c'è bisogno di dare a questa Juve la possibilità di crescere, di essere libera e di far prendere responsabilità ai ragazzi che ci sono per 50 partite e non per 20, è giusto così. Ho sognato e sognavo di chiudere con un trofeo, sono felice di questa scelta, mia, e la faccio con grande serenità. Da qui a fine mese valuterò, intanto mi preparo per la Nazionale, che ci tengo a finire bene a Wembley.

Questi trofei persi devono avere l'effetto opposto: mettere la rabbia e la voglia di tornare a vincere, non abbattere. Questa squadra può e deve migliorare tanto da quel punto di vista. I valori della società sono gli stessi e vanno riportati a quel livello il prima possibile. Quest'anno qualcosa ci è mancato, credo che l'Inter sia più forte quest'anno, l'ha dimostrato. Serve usare questa rabbia per sovvertire il dominio delle altre squadre, sfruttando anche le lacune dell'Inter, come sta facendo il Milan.

Ci sono delle persone che devono crescere, maturare, credo che l'assunzione di responsabilità del vuoto che lascio, li aiuterà a crescere e colmarlo. La garanzia nostra e dei tifosi è Andrea Agnelli e la famiglia. La Juve non è un asset, è qualcosa di famiglia e l'obiettivo è tornare a vincere il prima possibile, già il prossimo anno.

Io spero di aver lasciato e sono convinto con tanti miei compagni i giusti valori per arrivare a certi livelli e mantenerli. Quella passione che mi ha portato qui. Per tanti sono stato fratello maggiore e sono contento di averlo fatto. Spero di poter essere d'aiuto ancora in futuro. La Juventus è un amore che è destinato a durare per sempre. 

Sono orgoglioso dei miei compagni e del percorso fatto quest'anno, il rammarico resta perché si poteva fare qualcosa in più. Va accettato, ci deve dare rabbia per tornare a vincere. 

L'Inter è più forte secondo me, poi ha vinto gli episodi. A 10' dalla fine stavamo vincendo, poi episodi e due eurogol hanno fatto vincere la partita, va così. L'Inter ha avuto predominio nel gioco, ma nelle occasioni no: Perin non ha sporcato i guanti nei 90'".