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Giorgio Chiellini è pronto a scendere in campo al Wanda Metropolitano, con l'obiettivo di tornarci per la finale di Champions League. Il capitano della Juventus ha parlato sulle pagine di Marca in vista della sfida di domani contro l'Atletico Madrid. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:

ATLETICO ITALIANO - "E' una squadra che ha una filosofia più italiana che spagnola, con il suo stile di gioco molto verticale. Hanno calciatori di grande qualità che sanno giocare bene la palla, ma non lo fanno come il Barcellona".

OBIETTIVO CHAMPIONS - “Lavoriamo per questo, è l’obiettivo, anche se complicato. Il sorteggio ci ha riservato un avversario molto simile a noi. Ossessione? No, è un obiettivo che inseguiamo con serenità. Sappiamo che ci sono 5-6 squadre in grado di vincerla, ma noi vogliamo tornare al Wanda Metropolitano il 1° giugno (per la finale, ndr)”.

ESSERE CAPITANO - “È un grande onore, sono alla Juve da 15 anni e la considero mia seconda casa. È una responsabilità per me, che rappresento tutti quelli che fanno parte di questo club, dai tifosi ai compagni e i dirigenti”.

SERIE B - “La mia situazione era un po’ differente rispetto a quella di altri grandi giocatori che rimasero alla Juve. Buffon, Camoranesi, Del Piero, Trezeguet… Tutta gente che arrivava da una finale di Coppa del Mondo. Per me non fu difficile come per loro. La Serie B era un ambiente differente, in tutti gli stadi dove giocavamo era una sorta di festa. Dopo un mese ci siamo abituati, e tutto è passato molto in fretta. Penso che sia stata più complicata la stagione 2010-2011, in cui volevamo tornare a vincere e tutto andò storto”.

RONALDO - “Il suo arrivo è stato importante, a livello di personalità ha coperto la voragine lasciata dall’addio di Buffon. Solo un pazzo avrebbe dubitato della sua capacità di fare gol e assist. Dopo aver dominato in Italia per tanti anni potevamo pensare di aver raggiunto il top, ma grazie a Cristiano stiamo andando oltre i nostri limiti. Abbiamo giocato due finali di Champions, ma ci manca l’ultimo gradino“.

IL MIGLIORE - "Se sono il miglior centrale del mondo? No. Pensiamo all'Atletico, che ha uno dei migliori, Godin. Ma lo dissi anche l'anno scorso, è Sergio Ramos il miglior difensore del mondo. Difficilmente commette errori e, se lo fa, è perché hanno sbagliato anche i compagni. In Real-Juve dell'anno scorso non ci saremmo trovati in vantaggio di 3 gol se ci fosse stato Ramos".

VAZQUEZ-BENATIA - "Il rigore concesso al Real? È stato un momento complicato anche per l’arbitro. Forse abbiamo sbagliato io e i miei compagni, era un arbitro bravo e giovane. Certo, stavamo vincendo 3-0 e non è stato piacevole, ma non voglio che sia una scusa”.

FUTURO - “Dirigente o allenatore? Dico dirigente, perché la vita dell’allenatore è molto più dura. Ma quando mi ritirerò mi prenderò un anno sabbatico".

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