La tentazione di riproporre ancora, come da tradizione, Chiellini e Bonucci insieme, però, resta forte per Sarri. Ha sempre riconosciuto l'autorità del difensore nello spogliatoio, rivendicandone un'importanza addirittura tecnica per la crescita del gruppo. Però, Chiellini non vuole essere solo una voce per i compagni, non è ancora pronto a dire basta. Non prima, almeno, di testare la sua tenuta sul campo dopo il brutto infortunio. Così, ci si volta verso De Ligt, additandolo come potenziale panchinaro quando Chiellini riprenderà il suo posto, e la sua fascia.
Il principe degli acquisti del mercato juventino, il ragazzo prodigio che la faccia sbarbata dell'adolescente, ma più partite ai vertici di un veterano. Ce ne sono parecchie di attenuanti, affinché ci si possa dispiacere nel vederlo in panchina. In altre coincidenze temporali, si sarebbe potuto giocare con un Chiellini falso terzino, ma sarebbe troppo facile sognare. Non all'inizio dell'anno, quando la lunga nottata di festa ci ha imposto di cominciare proprio - da oggi - ad usare la testa. La fortuna, però, è che Sarri usa la testa da settembre e sicuramente saprà come beneficiare al meglio dell'uno e dell'altro, senza far perdere nulla a nessuno.