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Giorgio Chellini è tornato. Ed è ancora il miglior difensore italiano. Nella partita vinta dalla Nazionale in casa dell’Olanda, il 36enne capitano degli azzurri e della Juventus ha mostrato tutto il meglio del suo repertorio, che poi è anche il meglio della scuola italiana in materia di difensori. Personalità, gioco d’anticipo, marcatura asfissiante sull’uomo e anche un po’ di gioco sporco, specialmente nel concitato finale (quel braccio alzato su Depay…): dopo un anno di calvario (quattro presenze e un gol nel 2019-20), Chiellini è tornato, e da protagonista. 

ANCORA IL MIGLIORE - Per vincere alla Johan Cruijff Arena, oltre al bel gioco espresso dai ragazzi di Mancini fra centrocampo e attacco, sono servite anche le fondamenta sulle quali il calcio italiano ha costruito la sua storia e le sue vittorie: in una parola, la difesa. E in questo senso il ritorno del livornese è stato fondamentale, anche per dare sicurezza a tutto il reparto, a partire da Bonucci. Parlando alla vigilia del match con gli Orange, proprio Leo ha inserito Chiellini fra i migliori cinque difensori del mondo: Bonucci forse ha un po’ esagerato, ma sicuramente si può dire che, almeno  in Italia, il Chiello continua a non avere rivali. Non Bonucci (che ha altre caratteristiche rispetto a quelle del difensore puro), non Acerbi (grande stagione l’ultima, ma saprà confermarla nel lungo periodo?), non Romagnoli (sempre più costante, ma ancora con qualche passaggio a vuoto di troppo). Gli altri? O troppo giovani (Bastoni) o ‘eterni giovani’ in attesa di una maturità che non arriva (Rugani, Caldara).

TRE VANTAGGI PER LA JUVE - In chiave Juventus, poi, a differenza di quanto avvenuto con Sarri, che lo scorso lo perse alla prima giornata, un Chiellini efficiente potrebbe rappresentare la fortuna di Pirlo, almeno sotto tre aspetti…

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