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Giorgio Chiellini parla ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria della Juventus sul Frosinone. "Penso che abbiamo fatto una buona partita con attenzione, lucidità e concentrazione", spiega il capitano bianconero: "Sono sfide difficili perché gli avversari si chiudono e il rischio è quello di concedere ripartenze per giocate forzate, fare falli stupidi e subire calci piazzati. Con gli attaccanti che abbiamo, stando lì costantemente il gol prima o poi lo troviamo. L'atteggiamento di Dybala, Bernardeschi, Ronaldo e Mandzukic è stato sempre ricco di lucidità e concentrazione. Paulo ha fatto una bella partita a prescindere dal gol". 

SU RONALDO - "E' la normalità, nessuno si aspettava qualcosa di diverso. E' lui ad essere diverso dagli altri, farà tanti gol ed è un problema per i nostri avversari. Mercoledì è stato sfortunato, ma sarà sempre determinante".

SU BERNARDESCHI - "Non mi sorprende, l'ho visto crescere giorno dopo giorno l'anno scorso. E' destinato ad essere sempre più importante".

SU DYBALA - "L'atteggiamento più bello è stato il suo, è stato messo sotto pressione nell'ultimo periodo ma è stato fondamentale. E' un giocatore troppo importante, che giochi un minuto o ne giochi 30. E' uno di quelli che ci farà vincere il campionato e spero tante altre cose. Anche a Parma è stato decisivo. Se coinvolto, per noi è ancora più importante". 

SULLA SQUADRA - "Ho avuto diversi maestri, da Del Piero a Buffon, da Cannavaro a Camoranesi. L'entusiasmo che hanno messo loro, quello di migliorarsi e sforzarsi per migliorare la squadra... questo è il segreto, quello che tentiamo di trasmettere agli altri. Sono situazioni che rimangono dentro l'ambiente. Abbiamo una squadra dove viene meno l'io, l'obiettivo personale e prevale l'obiettivo collettivo". 

SUI DIFENSORI PIÙ FORTI  - "Ho avuto la fortuna di giocare con Thuram e Cannavaro, essere più forte di loro mi sembra blasfemo. Poi ho visto Ferrara e Montero, per risalire a Gentile. Poi si fa fatica a paragonare giocatori di epoche diverse. Di sicuro ora siamo la squadra più forte dell'ultimo ciclo, degli ultimi 8 anni. Ma alla fine si ricordano le vittorie e abbiamo un bel compito nei prossimi anni, quello di portare a casa un trofeo ancora più importante".

SULLA NAZIONALE - "Siamo qui per crescere, bisogna bruciare le tappe. L'obiettivo di tutti è quello di ribellarsi alla mediocrità. Non siamo più la Nazionale di dieci anni fa che partiva per vincere, ma non vogliamo essere mediocri. Da parte nostra c'è tanta voglia e costanza".