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Maurizio Sarri cambia. Il momento della verità è arrivato, tra Champions League e campionato, e servono risposte concrete dopo le ultime difficoltà. Nonostante i risultati, infatti, la Juve ha palesato limiti e insicurezze poco degne di una squadra che deve vincere il campionato e vuole dare l'assalto all'Europa, ma che ancora non ha gerarchie prestabilite e un modulo chiaro di riferimento. Problemi da risolvere, con l'aiuto del capitano. Chiellini rientra per ridare ordine alla Juve e per far terminare la fase di sperimentazione. 

MODULO - Si parte proprio dal modulo. Addio trequartista, perché nessuno ha convinto in quella zona, soprattutto i principali indiziati Ramsey e Bernardeschi. Addio al 4-3-1-2 usato fino a qui, bentornato 4-3-3, anche se momentaneamente si è privi dell'infortunato Douglas Costa. Lì, adesso, c'è Cuadrado, sempre titolare, prima come esterno basso ora come esterno alto. Con lui Dybala, impossibile da lasciare fuori per condizione e qualità, e Ronaldo. Fuori Higuain. La certezza in difesa sarà Chiellini, l'arma per prendere meno gol e difendere più alti - è anche a un passo dal rinnovo fino al 2021 - con Bonucci o De Ligt al suo fianco, poi Alex Sandro e Danilo. In mezzo Pjanic è il titolare, ma la grande abbondanza di mezz'ali pone ancora dubbi sugli altri. In questo momento sul centrodestra Bentancur è il favorito con Matuidi a sinistra, ma Rabiot, Ramsey e il ritorno di Khedira possono ribaltare il tutto. Servono prestazioni convincenti, ma Chiellini è già pronto a sistemare la Juve. Ed è la svolta di Sarri.