CAMBIAMENTO - Non vi è dubbio che Sarri, da persona intelligente qual è, ha capito di trovarsi a operare in una società speciale con ragazzi speciali dove a contare non sono soltanto le teorie e le strategie di campo, ma anche le cifre psicologiche. Ha smussato gli angoli del suo carattere ruvido e apparentemente dittatoriale, ha imparato a misurare le parole, ha resettato la parte più cocciuta del suo ego. E’ stato bellissimo, ieri, vederlo sorridere e ridere dopo ciascun gol, la maglietta slacciata e senza il bocchino tra i denti. Ora il resto verrà da solo, con lui e i suoi ragazzi ricompattati intorno. La classe non si impara, e Sarri professionalmente la possiede, lo stile si apprende. Rinnovo le scuse, di cuore.
DYBALA - La seconda operazione che ho voluto fare riguarda Paulo Dybala. Su una parete dello studiolo dove lavoro, proprio sopra la scrivania, da anni si trova appesa una fotografia incorniciata di Omar Sivori, il mio mito di sempre e per sempre. Ebbene, da oggi al suo fianco c’è l’immagine di Dybala. E non credo sia necessario di fornire spiegazioni sul perché.