commenta
La Juve senza Pogba non è da scudetto. Con il francese in campo invece cresce esponenzialmente la personalità e lo spessore del centrocampo bianconero, la squadra tutta fa un vero e proprio balzo di pantera. Il Polpo insomma sposta gli equilibri. Senza di lui, quello stesso centrocampo resta privo di eccellenze, per non dire modesto. Lo stesso Di Maria potrebbe risentirne, intristirsi, se è vero come è vero che i campioni si cercano e si associano spontaneamente in giro per il campo, alimentandosi il talento. Con l’infortunio di Paul, la Juve di fatto si ritrova solo un po’ più migliorata rispetto all’anno scorso, ed è un problema perché sono già state spese parole importanti: si è parlato di scudetto… Dunque non si può partire male stavolta. O meglio, non può succedere una seconda volta. Serve qualcuno che tamponi la perdita e poi rimanga utile per la causa al ritorno del francese (quando questo avverrà, nessuno può saperlo…). Ma chi? Fatemi un nome oltre al solito e risolutivo Milinkovic. Non si può andare su un regista (Paredes) per coprire un’eventuale assenza prolungata di Pogba. Non su un tale purchessia, giusto per. Ci vogliono delle qualità precise, tutte concentrate in un unico esemplare. Gravenberch l’ha preso il Bayern, Goretzka è rotto, Bellingham costa troppo (avrebbe avuto senso prenderlo prima, al posto di Pogba…), Draxler è più leggerino del Polpo ma è rotto pure lui, quindi chi? Ruben Loftus-Cheek, sì, proprio lui. Vediamo insieme il perché nella gallery.