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Federico Cherubini ha preso parte all'evento Inside the Sport a Coverciano, ricevendo un premio, e in quella sede si è brevemente raccontato. Il dirigente della Juventus a margine della premiazione ha parlato così: "Io non sono qui per gli otto punti in classifica con la Juventus: voglio sperare e pensare che questo premio arrivi per il percorso fatto all'interno del club. Anche noi direttori sportivi viviamo la differenza tra chi è stato un grande giocatore e chi non lo è stato: io per esempio ho sfiorato il professionismo e ho iniziato a fare il dirigente in Lega Pro. Poi da lì alla Juventus è stato lungo, un percorso difficile ma stimolante. Noi viviamo la differenza tra chi ha avuto passato importante e chi non ce l'ha avuta, perché servono dei parametri per accedere al ruolo ed esser stati dei calciatori deve avere chiaramente un peso. Quando vedo Maldini in tribuna - dice a tmw - io so che il suo peso ha un valore. Ma ci sono anche ragazzi che non hanno avuto un passato così importante, che devono avere la chance di fare questo percorso. Diciotto anni fa, quando ho iniziato, era indispensabile fare il pellegrinaggio dai Sartori, dai Perinetti, dai direttori che potevano prendere uno dei miei dalla Lega Pro: quel meccanismo si sta perdendo, oggi si va in un'altra direzione. E sarebbe importante che le autorità che regolano il nostro mondo creino qualcosa che redistribuisca le risorse in modo diverso".