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Alberto Cerri, attaccante della Juventus in prestito al Perugia, si è raccontato a Tuttosport: "Dal mercato ai 3 gol in 4 partite? Sono i casi della vita e del calcio anche se devo ammettere che all’inizio, dopo le prime voci, mi ero messo l’animo in pace. L’idea di uscire dall’orbita Juve mi dispiaceva, però mi sono anche detto: “Se la serie A chiama, devo andare”. Il pensiero è durato un giorno, non di più, perché poi il mio procuratore mi ha rassicurato. Sono contento così". 
 
FUTURO - "Il mio sogno-obiettivo resta quello di tornare bianconero in futuro, ma sono perfettamente consapevole che dovrò seguire un certo percorso. Han-Cerri? Le battute dei nostri compagni del Perugia. Non succede tutti i giorni che si parli di uno scambio tra due giocatori della stessa squadra... Io ho cercato di isolarmi da tutto e pure Han l’ho visto tranquillo". 
 
HAN - "E’ un mix di forza, rapidità, cinismo. E poi è molto intelligente, oltre che un ragazzo solare". 
 
IBRAHIMOVIC - "Sono cresciuto con il suo poster in camera: un mito. Adesso i miei bomber preferiti sono Higuain e Kane, con una leggera preferenza per il Pipita. Quando guardo la Juventus mi fisso sui suoi movimenti, sulle sue giocate. Mi viene in mente il suo primo gol al Sassuolo di qualche settimana fa: si è girato in mezzo metro e poi boom in porta con un tiro violento e preciso. Il mio primo giorno a Vinovo, però, l’ho vissuto con Mandzukic, Dybala, Zaza e Khedira. Non lo dimenticherò mai... Eravamo solo noi, il resto della squadra era ancora in vacanza. Il magazziniere mi accompagna nello spogliatoio e mi invita a scegliere un posto. Mi siedo a caso e lui subito mi dice: 'Lì lo scorso anno ci stava Tevez...'. Allora mi sposto e lui: 'Quello in realtà era il posto di Pirlo'. Gli ho chiesto di portarmi a cambiare nello spogliatoio della Primavera... (risata). Battute a parte, alla fine mi sono messo vicino a Mandzukic. Ogni tanto penso a quell’episodio e rido ancora".