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Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha parlato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport:

TONALI - 
«La sua bravura è sotto gli occhi di tutti, ma a me piace soprattutto il suo sorriso. Sandro è speciale anche per questo: gli piace giocare a calcio, il resto non lo smuove. Eppure c’era il rischio che tanta notorietà lo mettesse in difficoltà. Può migliorare ancora tanto. Non ho mai avuto un giocatore così forte. E dire che si sacrifica per tutti. Se spostasse il suo raggio d’azione più avanti farebbe anche più gol: si vede, va al tiro con naturalezza. L’agente e i genitori l’altro giorno mi chiedevano di questa quotazione da 50 milioni. Ho risposto che per me vale 300, vale a dire che non voglio venderlo. Ho un sogno. Se Sandro accetta di restare sono pronto a un grande sacrificio economico per rinnovare il contratto (scade nel 2021 ndr). Sta a lui decidere: sappia che qui può continuare a divertirsi, ma se va in una grande rischia di non giocare».

CHI LO VUOLE - «In Italia tutte le big. Dall’estero Atletico Madrid, Psg e City. Ma per me è meglio che resti protagonista a Brescia». ​

CISTANA - “A inizio stagione la Juve ci aveva messo su gli occhi, meno male che gli ho rinnovato subito il contratto. Cresce in tutti i sensi, fisicamente e per personalità. Di difensori così, a quell’età, non ne vedo molti in giro”.

BALOTELLI - «Deve ritrovare la forma migliore e lui è il primo a saperlo. Si sta comportando benissimo, per impegno e atteggiamenti. Così sta smentendo con i fatti la fama che lo accompagna».

VAR - «Ho apprezzato l’arbitro Calvarese, meno la Var. È la quarta volta in questo campionato che ci viene tolto un gol per intervento esterno. Ripeto, Calvarese è un ottimo direttore di gara: come lui tanti altri. Negli ultimi anni la media è migliorata, per questo è bene lasciare agli arbitri il pallino in mano. Invece la Var rischia di condizionarli, di togliere loro il senso di responsabilità. Un danno per tutti. Non discuto il mezzo. Dico solo che bisogna dare il pallino in mano agli arbitri invece di lasciarli in balìa delle indicazioni che arrivano fuori dal campo. Questo non mi sta bene».

DESSENA - «Purtroppo è una perdita importante. Mi hanno chiesto di invocare la squalifica di Pulgar, ma credo nella buona fede. Niente ricorsi. Piuttosto, gli ho prolungato il contratto al 2021. Aveva il rinnovo automatico dopo 25 gare: è giusto che tagli subito il traguardo. Un segno di stima e fiducia per un giocatore importante per noi».