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Come diceva Oscar Wilde, “non cedo a nulla se non alla tentazione”. La tentazione è questa: Ceferin, buttale fuori per due anni dalla Champions! Buttale fuori, la Juventus, il Milan, l’Inter, il Real Madrid e il Barcellona! Se sei coerente con quello che hai detto, se sei quell’uomo senza macchia e senza paura, schierato coi più deboli (con l’Atalanta, il Galatasaray…) fallo.

Hai già il tuo discorso pronto. Non ti basta che ripetere, quello che hai già detto, magari calcando la mano contro i “traditori”, i “congiurati”, gli “avidi”, gli “straricchi”. Vabbè, lascia stare chi cita i tuoi alleati Manchester City e Paris Saint-Germain: loro si sono fatti da soli, hanno lottato, sofferto e poi il coraggio, l’abnegazione e la buona amministrazione hanno fatto sì che fossero premiati.

L’esempio della più fulgida meritocrazia, insomma… Perciò ti puoi appellare ai valori dello sport puro, alla fratellanza, alla solidarietà, che in fondo (molto in fondo) sono stati i fari della tua Uefa. Sì, buttale fuori queste squadre capaci, grosso modo, di vantare quasi la metà dei tifosi europei e che non hanno mai onorato la tua Champions (pardon: quella di tutti, quella dei “popoli”) anche se il collega Infantino, un po’ più navigato di te, qualche dubbio ce l’ha e ha dichiarato: “Andiamoci piano con le sanzioni!”. Come dire: abbaia, ma non mordere; minaccia, ma non mettere in atto. Invece, no! Vai avanti!

Fai scoppiare la guerra civile, in un momento non facile per il calcio europeo e mondiale (mentre NBA e NFL negli Stati Uniti vanno a gonfie vele). Però non lo farai. Non succederà. L’Inter, il Milan, la Juventus, il Real, il Barcellona non verranno espulse per due anni dalla Champions. Perché? Perché a ruota seguiresti tu. Finiresti dritto negli spogliatoi anche tu, paladino dei deboli, del calcio puro, dello sport vero e incontaminato.