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Franco Causio a Tuttosport parla di Torino-Juventus. 

IL DERBY DEL 1972 - "No, non la ricordo. Non ricordo le sconfitte". 

IL PREFERITO - "Ma no, è inutile parlare del passato e dei derby di quando giocavo. Ormai non è più il mio derby, adesso i giocatori sono quasi tutti stranieri, mentre allora eravamo tutti italiani e la partita era molto più sentita. Adesso i derby sono un’altra cosa, non serve parlare di quelli di allora. Cosa mi aspetto? Difficile dirlo, in questo senso il derby resta una partita a sé. Poi non so che formazioni metteranno in campo, nella Juve per esempio ci sono diversi infortunati. I bianconeri dopo un inizio difficile si stanno riprendendo, ma anche il Torino sta facendo abbastanza bene". 

LA JUVE - "Ho visto la Juve dal vivo a Udine alla prima giornata e poi mercoledì sera contro il Chelsea. Per 45 minuti - un’ora tiene bene, poi cala, ma mercoledì aveva anche tanti giocatori infortunati. Sicuramente la vittoria contro Chelsea può dare una spinta importante a livello mentale nel processo di risalita. Chiesa brilla sempre. E’ uno dei pochi che non si risparmia mai. Anzi, dovrebbe proprio risparmiare qualche energia in più per arrivare più fresco negli ultimi 30 metri. Ha tutto. Deve soltanto discipliarsi un po’, sono perfettamente d’accordo con Allegri e credo che ci riuscirà, perché Massimiliano è un maestro in questo. E Chiesa stesso con il tempo e l’esperienza imparerà a gestire le energie al meglio". 

CHIESA CENTRAVANTI - "Sì, lo vedo sicuramente come seconda punta: ha uno scatto e un dribbling che quando parte non lo prendi più e va al tiro. Tanti mi hanno chiesto se mi assomiglia, ma con me non c’entra niente. Io giocavo sul centrodestra, andavo sul fondo per crossare, il mio era un gioco diverso. Lui rispetto a me ha più potenza, scatto e tiro. Do ragione ad Allegri, vedo per Chiesa un futuro da seconda punta. Con Dybala? Nella Juve ci sono due giocatori che io non toglierei mai: Cuadrado e Chiesa. Li lascerei fuori soltanto per farli rifiatare, perché sono due giocatori che saltano l’uomo e creano sempre superiorità numerica. Vedrei bene la Juve con un 4-2-3-1, con Cuadrado a destra, Dybala centrale alle spalle di Morata e Chiesa a sinistra. Dietro di loro possono giocare Locatelli e Bentancur, oppure Rabiot. Ecco, secondo me la Juve deve trovare un’identità a centrocampo".
 
LOCATELLI -
"Locatelli nel frattempo ha vinto l’Europeo e campione d’Europa non lo diventi per caso. E’ un giocatore che potrebbe fare anche la mezzala in un centrocampo a tre, con Arthur in mezzo quando il brasiliano rientrerà. E può giocare a due con Bentancur oppure con Rabiot. Opzioni ce ne sono, ma come ho detto prima Allegri deve trovare l’identità del reparto. La cattiveria nel difendere, è la parola chiave. La Juve è sempre stata la più provinciale d’Italia nello spirito, anche quando ha avuto grandissimi campioni. Allegri voleva dire questo. Contro la Juve tutti giocano la partita della vita e se non hai quella cattiveria soffri. Contro il Chelsea c’è stata e la vittoria è importante per come è venuta e perché è arrivata contro i campioni d’Europa. Può essere la svolta della stagione, a cominciare dal derby che va giocato con quella stessa cattiveria".