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Il giorno dopo la vittoria contro il Genoa in Coppa Italia, torna d'attualità il caso Suarez, l'attaccante uruguaiano che in estate era stato vicino alla Juventus prima dell'esame-farsa all'Università per Stranieri di Perugia dove continuano le indagini. Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, la Juve aveva già l'accordo per ingaggiare il giocatore: ingaggio da 7,5 milioni di euro più bonus, fino ad arrivare a 10 milioni. Contratto di due anni con una clausola di recesso a favore dei bianconeri dopo la prima stagione. Questa è la rivelazione fatta da Fabio Paratici al procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone e ai pm Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti durante un interrogatorio dell'11 novembre scorso.

LE INDISCREZIONI - Secondo nuove indiscrezioni de La Nazione, l'accordo era stato raggiunto il 30 agosto scorso, e nello stesso giorno, a distanza di poche ore, Paratici mandò un messaggio a uno degli avvocati dell'attaccante perché aveva dubbi sullo status del giocatore. Iniziò un lavoro che portò a consultare tutti i documenti dell'uruguaiano, col contatto che portò poi all'organizzazione dell'esame-farsa parole dei magistrati, la vicenda che ha portato a indagare Rettore, docenti e dipendenti dell’Ateneo per stranieri.

INTERCETTAZIONI - Vista l'impossibilità di avere i documenti in tempo, il 12/13 settembre Paratici spiegò ai magistrati che la Juventus rinunciò all'arrivo di Suarez. L'avvocato dell'attaccante disse che il giocatore avrebbe comunque fatto l'esame, e i magistrati stanno indagando proprio in quel periodo tra la scelta della società e lo svolgimento dell'esame per capire se la Juve già sapeva dell'inchiesta in corso. Paratici è indagato per "false dichiarazioni", anche se l’11 novembre ha escluso "di aver avuto contatti con il Ministero dell’Interno o con altri Ministeri". Due giorni dopo la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli davanti ai magistrati dichiara il contrario, raccontando di aver avuto un contatto con Paratici "concittadino e amico di infanzia" per "verificare se si potesse in qualche modo completare l’iter, chiedendomi a tale fine un supporto". Negli atti sono presenti anche i messaggi Whatsapp fra la ministra e Bruno Frattasi, il capo di gabinetto del ministero dell’Interno: "La Juventus mi chiede notizie di questa richiesta di cittadinanza - scrive la De Micheli - Mi aiuteresti?". E poi: "Trattasi di un giocatore che la Juve vuole comprare. Non ha fatto l’esame perché sta da 10 anni in Europa. Ma non lo ha scritto nella domanda. Quindi mi consigli di mettere in contatto la Juve con un tuo dirigente per accelerare?". I primi contatti spingono i funzionari ad attivarsi, ma la Juve ha già deciso di abbandonare la pista Suarez.