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Una caccia spietata. Cristiano Ronaldo e i suoi legali stanno passando al contrattacco, inseguendo prove, testimoni e documenti come se fossero dei difensori a cui strappare il pallone dai piedi, come se fossero trofei da vincere. E in un certo senso lo sono. CR7 sta giocando, fuori dal campo, una delle partite più importanti della sua carriera: quella legata alla giustizia, dopo le accuse di stupro, riproposte ora in merito a un fatto risalente al 2009. 

LEGALI ALL'ATTACCO - Ronaldo vuole dimostrare di essere innocente e così, dopo un periodo di silenzio e speculazione sulla causa - della controparte e dei media internazionali -, ora è pronto ad intervenire. Con le parole, in futuro, e con i fatti, da subito. L'avvocato di Kathryn Mayorga, Leslie Stovall, sta giocando una partita quasi totalmente legata all'impressione fatta sul pubblico, molto mediatica e roboante: motivo per cui, ieri, ha inviato i documenti a procure di 18 Paesi. L'ultima di diverse manovre per muovere il consenso. Così, i legali di Ronaldo hanno prontamente risposto: come riportano i principali quotidiani sportivi italiani, è in atto una perizia informatica per dimostrare la manomissione dei documenti citati dalla controparte - rubati nel caso Football Leaks - da parte di un hacker. Ma non solo: è aperta anche la caccia ai testimoni, per chiarire i punti meno chiari della vicenda, per smontare ogni accusa e ristabilire l'immagine di Ronaldo.

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