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Le decisioni della Corte federale d’Appello, arrivate 24 ore fa come un fulmine a ciel sereno, sono ormai note a tutti. Un vero e proprio terremoto in casa Juve, per il campionato di Serie A e, più in generale, si potrebbe dire sull’intero sistema calcio. Solo che ad essere punita è stata solo la società bianconera. A entrare dentro l’udienza e raccontare alcuni retroscena e dettagli è Tuttosport.
 
A guidare l’accusa, il responsabile della Procura Federale Giuseppe Chiné. Ruolo che ricopre dal 2019 e, come sottolinea Tuttosport: “i tifosi bianconeri magari lo ricorderanno per la squalifica fatta comminare a Gigi Buffon per una bestemmia”.
 
Riguardo al primo intervento di Chiné, invece, il quotidiano sportivo racconta: “nei suoi 44 minuti di durata del primo intervento, in audizione, per ben 42 minuti soltanto di Juventus ha parlato. Gli altri due? Saluti e convenevoli. E’ stato veemente, efficace. Ha convinto gli altri più ancora che se stesso, in un certo senso, visto che la Corte federale d’Appello è poi stata maggiormente severa di lui. Per quasi un quarto d’ora ha parlato con trasporto sottolineando la gravità della condotta bianconera, sottolineando che di fatto la Juve ha truccato i campionati perché ha rinforzato l’organico comprando e pagando giocatori grazie a bilanci artefatti”.